03 agosto 2006

La cucina in tv.......

Sono a casa, solo.
Alla tv c’è un programma di cucina.
Un cuoco, apparentemente asiatico, sta spadellando qualcosa in mezzo ad un campo.
In una wok (si scriverà così?) mette un mezzo litro di olio, dall’aspetto non è di oliva ne’ tanto meno extravergine.
Nell’olio che ha raggiunto, e forse superato, il punto di fumo, tuffa un vasetto di aglio tritato, fetta due cipolle, ci butta una mezza bottiglia di salsa di soia. Completa il tutto con un chilo un chilo e mezzo di verdure, in cui a stento riconosco una zucchina.
L’olio continua a friggere, il cuoco si inchina sopra la padella aspira con il naso e ripete “beatiful”, “fantastic”.
Mugola come se stesse per avere un’ orgasmo. In effetti a volte il cibo può dare queste sensazioni. Ma da quella padella dubito che possa uscire qualcosa che stimoli un testosterone. Effettivamente l’uomo tende ad accentuare un suo lato femmineo di cui poco mi interessa. La cosa curiosa è: ma cosa starà cucinando ?
Confesso. Conosco pochissimo la cucina orientale. Mi dissocio. La cucina orientale non mi piace. Mi pento e faccio i nomi: odio quando il cibo lo si mangia per moda e non per gusto. Vecchio retrogrado.
Nel frattempo il cuoco è sparito sotto il suo banco di lavoro, anticipando il gesto con il dito indice puntato alla telecamera e con un “and now…..” lasciato in sospeso.
“Pastaaaa!” ……..
Si, anche se sarebbe necessario un replay, l’uomo ha in mano un piatto di tagliatelle precotte bianche e slavate. Mi ricordano vagamente una tenia arrotolata su di un piatto. Odora la pasta slavata. Gode. Ripete “beatiful”, “fantastic”. Ringrazio la sorte di esser nato nel ventesimo secolo. Ci pensi quando dai televisori usciranno anche gli odori ?
Tuffa le “tagliatelle/noodles” nella padella che oramai sembra viva. Butta dentro altri tre o quattro ingredienti tra cui coriandolo a pezzi (beato prezzemolo) e non so cosa altro. Impiatta aggiunge dell’avocado e cita “uolà dis is italian pasta, e biutiful disc”……


Mavaffanculoteechiteguarda (che sarei io)

A queste provocazioni esiste una sola risposta. Corro in cucina e mi faccio:

Spaghetto al pomodoro.


Per due. Scalda uno spicchio d’aglio a pezzi in poco olio, aggiungi peperoncino a seconda di come stai d’umore, aggiungi prezzemolo tritato, lascia appena indorare.
Tuffa 6 san marzano, spellati, senza semi e fatti a filetti, sala. Lessa la pasta (la quantità non dipende da me), tanto al dente, saltala in padella con l’intingolo. Spegni la fiamma aggiungi parmigiano ancora prezzemolo a crudo. Impiatta e condisci con OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA a crudo.

Peccato che non abbiano inventato ancora un computer che faccia sentire i profumi.

2 commenti:

Lory ha detto...

Mmmhhh ma nn eri da solo???
Te li sei scofanati tutti da solo??

LA LUNA NERA ha detto...

l'unica volta che sono entrata in un ristorante etnico (si dice così,no?), era cinese: dopo più di 20 anni ho ancora nelle narici lo sgradevolissimo odore che imperniava tutto lì dentro, dai cd ravioli alle tazzine da caffè (caffè...una roba scura e liquida). ho passato tutto il tempo a tenere a bada lo stomaco.
a me non mi fregano più. ma a tanti piace, boh! nella mia presunzione dubito della attendibilità delle loro papille gustative. oggi sono cattiva, si.
periodaccio