Niente storie: le ricette del pranzo di Natale che non cucinerò
Mi passa davanti e mi guarda. Poi gira per la cucina e non mi stacca gli occhi di dosso. Io lo guardo silenzioso. Ha sulle spalle una punizione di dieci giorni senza tecnologia. Un macmini in camera che puzza di nuovo, con quattro giorni di accensione e poi niente. Televisori spenti. Giochi elettronici scomparsi. Mi guarda rassegnato. E' rimasto senza "cose elettriche" come dice lui.
"Che c'è ?!"
"No niente, niente, è che mi annoio un pochino !"
"... e si immagino manca ancora tutta una settimana prima che finisca la punizione !"
Il labbro inferiore ha un fremito impercettibile, tira leggero sul mento. Non abbassa lo sguardo no mi guarda fisso, sperando in un mio velato senso d'ironia, che invece non c'è.
"E poi in una settimana, c'è sempre il rischio di prendersi un'altra punizione che allunga la prima. E se la prima si allunga di una settimana, diventano due settimane, e così via. Si potrebbe arrivare a Natale, senza neanche rendersene conto."
Adesso gli occhi gli si stanno velando di lucide lacrime che però non scendono. Il labbro inferiore ha preso una smorfia tirata, nel tentativo di trattenere il pianto imminente. Aspetto.
Aspetto un attimo ancora prima che scoppi in lacrime e poi gli dico:
"Però ... !"
Tira su con il naso e mi guarda speranzoso. No niente perdono, ma un filo di speranza che un babbo mette a sostenere quel peso, su quelle spalle da scricciolo nano.
"Però tu sei un ragazzo in gamba. E sono convinto che riuscirai a fare il bravo e a superare questa punizione."
Gli arruffo i cappelli e gli faccio un sorriso.
Si passa la manica sugli occhi, asciuga le lacrime non scese. Tira su con il naso, fa un lungo respiro e si schiarisce la voce: "Che cosa cucini papà?"
"Cucino un pezzetto del pranzo di Natale."
"Ma di già ? Manca tanto a Natale."
Ora il tono della voce è quello che tutti i bambini hanno quando vogliono farsi vedere bravi.
"Si ma noi lo mangiamo oggi, perché a Natale ci facciamo invitare dalla nonna."
"Ah ... e allora ti posso aiutare ?"
"Mmmmh ce l'hai un curriculum vitae? "
"... "
"Lascia stare vieni qua ti spiego come si prepara una brunoise di verdure al vapore... che poi ci facciamo..."
Millefoglie di triglie con crema di baccalà su brunoise di verdure
"Che c'è ?!"
"No niente, niente, è che mi annoio un pochino !"
"... e si immagino manca ancora tutta una settimana prima che finisca la punizione !"
Il labbro inferiore ha un fremito impercettibile, tira leggero sul mento. Non abbassa lo sguardo no mi guarda fisso, sperando in un mio velato senso d'ironia, che invece non c'è.
"E poi in una settimana, c'è sempre il rischio di prendersi un'altra punizione che allunga la prima. E se la prima si allunga di una settimana, diventano due settimane, e così via. Si potrebbe arrivare a Natale, senza neanche rendersene conto."
Adesso gli occhi gli si stanno velando di lucide lacrime che però non scendono. Il labbro inferiore ha preso una smorfia tirata, nel tentativo di trattenere il pianto imminente. Aspetto.
Aspetto un attimo ancora prima che scoppi in lacrime e poi gli dico:
"Però ... !"
Tira su con il naso e mi guarda speranzoso. No niente perdono, ma un filo di speranza che un babbo mette a sostenere quel peso, su quelle spalle da scricciolo nano.
"Però tu sei un ragazzo in gamba. E sono convinto che riuscirai a fare il bravo e a superare questa punizione."
Gli arruffo i cappelli e gli faccio un sorriso.
Si passa la manica sugli occhi, asciuga le lacrime non scese. Tira su con il naso, fa un lungo respiro e si schiarisce la voce: "Che cosa cucini papà?"
"Cucino un pezzetto del pranzo di Natale."
"Ma di già ? Manca tanto a Natale."
Ora il tono della voce è quello che tutti i bambini hanno quando vogliono farsi vedere bravi.
"Si ma noi lo mangiamo oggi, perché a Natale ci facciamo invitare dalla nonna."
"Ah ... e allora ti posso aiutare ?"
"Mmmmh ce l'hai un curriculum vitae? "
"... "
"Lascia stare vieni qua ti spiego come si prepara una brunoise di verdure al vapore... che poi ci facciamo..."
Millefoglie di triglie con crema di baccalà su brunoise di verdure
Per la crema di baccalà
per 4 persone rimediate 300 grammi di baccalà ammollato, privatelo della pelle e delle lische. In una casseruola antiaderente soffriggete, in un abbondante olio evo, mezza cipolla piccola e due spicchi di aglio. Io l'aglio l'ho eliminato, se vi piace lasciatelo. Aggiungete 2 filetti di acciuga sottosale deliscati e lavati. Lasciate sciogliere l'acciuga e poi aggiungete il baccalà fatto a pezzetti. Lasciate insaporire per qualche minuto e poi aggiungete tanto latte fino a coprire il baccalà. Lasciate sobbolire a fuoco lento fintanto che il latte si sarà quasi completamente assorbito. Mettete da parte e lasciate raffreddare. Poco prima di servire aggiungete un paio di macinate di pepe, correggete di sale se serve, e mantecate con olio evo usando un frullatore ad immersione a bassa velocità, il composto deve risultare denso e cremoso, aggiungete un trito di prezzemolo.
Per la brunoise
cuocete al vapore una zucchina, una melanzana che avrete messo a spurgare una mezz'ora con poco sale, e un paio di carote. lasciate le verdure croccanti. E poi preparate la brunoise, come ha fatto il mio aiutante.
Per la millefoglie di triglie
passate 12 filetti freschissimi di triglia nella farina, usate metà farina 0 e metà di semola rimacinata. In una padella scaldate un dito di olio evo e quando pronto friggete le triglie. Un minuto per parte sarà più che sufficiente. Passate in carta assorbente, salate leggerissimamente e tenete in caldo.
Preparate il piatto mettendo nel fondo un cucchiaio di brunoise che avrete saltato in padella in poco olio evo e salato appena. Alternate un filetto di triglia ad un chucchiaio di crema di baccalà. Condite con una spruzzata di prezzemolo e un filo di olio evo a crudo.
E questo sarebbe l'antipasto, per il primo ci si sente tra una settimana ...