Sono un "porco" !
La riunione langue lenta e noiosa, le slides che appaiono sul video sono una massa colorata informe, in cui righe di parole si perdono, in una sintomatologia daltonica indotta da chi ha preparato la presentazione. Quanto strada bisogna fare per capire che dopo la quinta slides la curva dell'attenzione scivola sotto il tavolo, serpeggiando tra i cavi dei computer?
Il collega alla sinistra è concentrato sulla stessa presentazione ma stampata su carta, anche qui: ma se la proietti a video perché dopo la stampi? Giusto per far fuori quei due o tre alberi di carta al mese? E' già la terza volta che chiede se dobbiamo leggerla tutta, la risposta è vaga forse allusiva, ma non la registro.
Di fronte c'è un consulente che sa la metà delle cose che racconta, e di questa metà ne ha capita un due terzi scarsi... non fate i conti siamo al 33% della conoscenza. Ogni tanto una telefonata distrae il gruppo, creando un ritorno evidente della curva dell'attenzione, che stancamente si riaffaccia dal bordo del tavolo, per riscomparire immediatamente al ritorno di colui che ha ricevuto la telefonata: il quale a quel punto deve essere riaggiornato sulla mezza pagina persa.
Prego il cielo che qualcuno mi chiami o mi mandi un messaggio, in modo che anche io possa abbandonarmi ad argomenti più reattivi e meno soporosi. Il caffè è finito, l'acqua è dalla parte opposta del tavolo, e alzarsi vorrebbe dire far perdere la concentrazione al "pozzo di scienza" con gravi ricadute sul tempo totale impiegato, a spiegarci cose che già sappiamo. Distrattamente conto le pagine che restano, di questo passo la mattinata verrà bruciata da questo importante meeting. Penso alle cose che ho da fare, e comincio a farmi montare da un'ansia da tempo perso, molto poco professionale. Cerco a fatica di controllare la mimica facciale, evitando che pensieri tipo "Ma quante *** stai raccontando!?" possano solo trasparire da un angolo della bocca o da uno sguardo di vaga commiserazione.
Uno strano rumore riporta tutto il tavolo, compresa la curva di prima, a guardare dalla mia parte. Il rumore si ripete, una leggere vibrazione amplificata dalla grandezza del tavolo. E' come vincere una piccola somma al lotto, è il mio telefono, ma mi ci vuole per accorgermene d'altronde sono antico.
Leggo il messaggio, prima distrattamente poi con attenzione, il mittente di solito non messaggia a quest'ora, clicco sul link mi si apre la pagina e leggo l'articolo curioso, avido, sorpreso. O caz...pita chi l'avrebbe mai detto: sono un "porco" ! !
Il polpo pornografico
Niente di che a livello di ricetta, un polpo di media grandezza che va cotto, se siete fortunati ad averlo, in un forno a vapore, oppure bollito in abbondante acqua salata finché non risulti morbido. Una volta freddato, va spellato in maniera grossolana e tagliato a pezzetti, servito con patate, queste si cotte al vapore, e condito con olio evo buonissimo, prezzemolo e un paprika dolce leggermente affumicata, regalo magari di qualche caro amico che bazzica tra Spagna e qui.
E poi mettetevi davanti a questa foto e diventate anche voi tanti pornografi del cibo.
P.P. Ah ... ripetete velocemente per tre volte il titolo della ricetta.
Il collega alla sinistra è concentrato sulla stessa presentazione ma stampata su carta, anche qui: ma se la proietti a video perché dopo la stampi? Giusto per far fuori quei due o tre alberi di carta al mese? E' già la terza volta che chiede se dobbiamo leggerla tutta, la risposta è vaga forse allusiva, ma non la registro.
Di fronte c'è un consulente che sa la metà delle cose che racconta, e di questa metà ne ha capita un due terzi scarsi... non fate i conti siamo al 33% della conoscenza. Ogni tanto una telefonata distrae il gruppo, creando un ritorno evidente della curva dell'attenzione, che stancamente si riaffaccia dal bordo del tavolo, per riscomparire immediatamente al ritorno di colui che ha ricevuto la telefonata: il quale a quel punto deve essere riaggiornato sulla mezza pagina persa.
Prego il cielo che qualcuno mi chiami o mi mandi un messaggio, in modo che anche io possa abbandonarmi ad argomenti più reattivi e meno soporosi. Il caffè è finito, l'acqua è dalla parte opposta del tavolo, e alzarsi vorrebbe dire far perdere la concentrazione al "pozzo di scienza" con gravi ricadute sul tempo totale impiegato, a spiegarci cose che già sappiamo. Distrattamente conto le pagine che restano, di questo passo la mattinata verrà bruciata da questo importante meeting. Penso alle cose che ho da fare, e comincio a farmi montare da un'ansia da tempo perso, molto poco professionale. Cerco a fatica di controllare la mimica facciale, evitando che pensieri tipo "Ma quante *** stai raccontando!?" possano solo trasparire da un angolo della bocca o da uno sguardo di vaga commiserazione.
Uno strano rumore riporta tutto il tavolo, compresa la curva di prima, a guardare dalla mia parte. Il rumore si ripete, una leggere vibrazione amplificata dalla grandezza del tavolo. E' come vincere una piccola somma al lotto, è il mio telefono, ma mi ci vuole per accorgermene d'altronde sono antico.
Leggo il messaggio, prima distrattamente poi con attenzione, il mittente di solito non messaggia a quest'ora, clicco sul link mi si apre la pagina e leggo l'articolo curioso, avido, sorpreso. O caz...pita chi l'avrebbe mai detto: sono un "porco" ! !
Il polpo pornografico
Niente di che a livello di ricetta, un polpo di media grandezza che va cotto, se siete fortunati ad averlo, in un forno a vapore, oppure bollito in abbondante acqua salata finché non risulti morbido. Una volta freddato, va spellato in maniera grossolana e tagliato a pezzetti, servito con patate, queste si cotte al vapore, e condito con olio evo buonissimo, prezzemolo e un paprika dolce leggermente affumicata, regalo magari di qualche caro amico che bazzica tra Spagna e qui.
E poi mettetevi davanti a questa foto e diventate anche voi tanti pornografi del cibo.
P.P. Ah ... ripetete velocemente per tre volte il titolo della ricetta.