Vicini
Profuma di una tarda primavera, l'aria della mattina. Un velo di grigio nasconde l'alba, lontano grandi nuvole-pesce galleggiano sopra le colline. Mi siedo nel fresco della terrazza, il profumo del caffè lascia il posto a quello della terra, un profumo gonfio di pioggia imminente. La brezza del mattino ne ha i segni inconfondibili, il volo delle rondini si é fatto più basso, fino a rasentare i tetti delle case, il gatto dei miei nipoti continua a girarmi intorno, si accoccola sul tavolo a poca distanza dalla mia tazza di caffè; ce ne restiamo silenziosi ad osservare le grandi nuvole-pesce che si allungano sotto l'effetto del vento, si schiacciano, si assottigliano e poi scompaiono trasformandosi nel velo uniforme che copre il cielo. Il gatto si Volta verso di me, come a chiedermi che fine possa aver fatto l'enorme pesce, sorseggio l'ultimo sapore, oramai , di caffè, mentre un'espressione incerta e dubbiosa mi si disegna in viso. Restiamo assorti nelle nostre teorie meteo-ittiche non dico una parola, figuriamoci lui.
Una folata di vento Più forte delle altre risveglia il volo delle rondini, lo alza di una decine di metri ma loro picchiano di nuovo verso il basso e tornano a poco metri da noi. Il gatto le osserva, facendo roteare la testa mentre segue il loro volo, ho la sensazione che sia affamato per come reagisce all'avvicinarsi di una rondine più delle altre e al suono della tazzina di caffè che si posa sul tavolo. Ci guardiamo ma senza troppe smancerie, lui lo sa che con me non attacca, le facce piagnucolose di gatto affamato non mi fanno effetto, sono vecchia scuola: topi, sorci, uccelli caduti dai nidi, lucertole, e rospi se proprio siam presi dalla fame. Niente paté al salmone in versione sformatino nouvelle cousine.
Una goccia di pioggia piomba a due centimetri dal mio caffè finito, osservo in giro e ad un paio di metri a terra ce ne un'altra. Il gatto le ha sentite anche lui, si da una stirata allungando le zampe davanti mentre con il muso quasi sfiora il tavolo sul quale ha passato gli ultimi venti minuti. Capisce che il minimo sindacale gli é già stato concesso e allora scivola a terra passando dalla sedia al mio fianco, le gocce di pioggia stanno aumentando e cominciano a lasciare il segno anche sui miei vestiti. Mi alzo dal tavolo, raccolgo la tazza, faccio un cenno al gatto, e per un attimo ho la sensazione che voglia darsi una sfregata sulla mia caviglia sinistra, ma, probabilmente, percepisce la mia sottile disapprovazione e con un cenno della testa si avvia al riparo verso la casa dei suoi padroni. La pioggia sta iniziando sul serio, le nuvole si raggomitolano l'una sull'altra, osservo la collina di fronte, e faccio un fischio al gatto. Lui si ferma si volta e mi guarda, gli faccio cenno verso est, sopra la collina tre grandi nuvole-pesce si sono fermate ad osservare la pioggia che sta arrivando qui da noi. Mi infilo sotto la veranda mentre uno scroscio lo sorprende ad osservare i pesci: ti piacerebbe eh ?!
Un gatto aspetta, le acciughe scappate
Lesso delle linguine Ma-Kaira in acqua abbondante, quando sono al dente le scolo e le salto in padella per pochissimo tempo (meno di un minuto) con un paio di cucchiai di colatura di alici e pinoli tostati. Spengo la fiamma e passo gli spaghetti in una pirofila, aggiungo olive taggiasche denocciolate e pestate al mortaio grossolanamente, pomodorini secchi sott'olio, e un paio di cucchiai per persona di mollica di pane tostata (in padella o al grill). Aggiungo prezzemolo tritato e una grattata di parmigiano. Servo tiepidi, in estate anche a temperatura più bassa se non freddi.
Per i pomodorini secchi sott'olio
Taglio a metà i pomodorini piccadilly o ciliegino, li dispongo su di una placca coperta da carta forno. Metto in forno a 65°/75° gradi finché non saranno giustamente disidratati: 4/6 ore, a me non piacciono eccessivamente secchi, lascio raffreddare e poi li metto in vaso con origano un paio di spicchi d'aglio e un peperoncino coperti da olio evo. Dopo una settimana passata in frigorifero sono pronti ad essere utilizzati.
8 commenti:
ho "scoperto" da poco i pomodori secchi e grazie alle tue istruzioni, quest'estate proverò a farmeli da sola!
buona settimana
Che bella descrizione dell'arrivo della pioggia e del gatto a farti compagnia! mi sembrava di essere anch'io lì, quasi a sentire l'odore straordinario della terra bagnata! Buonissimo il piatto, buona settimana!
Che bello questo post. L'immagine poi del gatto che aspetta le acciughe scappate è descritto così bene da sembrare di essere li davanti ad assistere la scena. Non conoscevo la pasta che hai usato, sicuramente la qualità sarà ottima visto il tuo utilizzo.Complimenti.
sempre piacevolissimo leggerti ma... ci tieni troppo a digiuno!
Racconta racconta x favore :-)
Bene @Luna fammi sapere come va
Grazie @Sara,buona settimana anche a te
Grazie @Annamaria, la pasta te la consiglio merita proprio
:))) ci proverò Paola ad essere più regolare ;) ma l'ultimo mese è stato veramente duro :)
Il cielo tinto dal temporale in arrivo ed un gatto attento mi ha ricordato un inizio di giornata, di qualche anno fa, in una provincia del bergamasco...che aveva la stessa veste di aria umida di pioggia. E mentre tutte le persone che mi circondavano iniziavano a dare segni di insofferenza per la pioggia in arrivo, ricordo che in un angolo freddo della terrazza, ormai rimasta deserta, ho capito quante emozioni riuscivano a trasmettere i monti circostanti e quel clima all'apparenza così poco ospitale. E'stata forse quella la prima volta in cui ho capito quanto non esista solo l'emozione del mare.
Quindi...grazie per il post, mi ha ricordato qualcosa che pensavo di aver totalmente rimosso, un saluto
Grazie per le belle emozioni che trasmetti, è sempre bello leggerti.
Anna
Ma dai, le linguine Ma-kaira, le ho riportate un paio di viaggi fa e le ho tirate fuori giusto la settimana scorsa. E sono già finite. E le avevo comprate all' Aquila. Mah (si, lo so la dispensa a casa mia è un covo di roba scaduta, nostalgia canaglia che vi devo dire? io quando torno in Italia faccio le scorte che manco i morti di fame).
E adesso dove le compro, che a giungo scendo di nuovo?
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