04 novembre 2007

Esperimento globalizzante

Un anonimo, commentando un paio di post fa, parlava di questo blog, o magari di quel post, come di una "contraddizione in termine". Parlare, cioè, di tradizioni, e "tentare di tenerle vive" attraverso uno strumento che, secondo l'anonimo lettore, uccide le tradizioni stesse: internet.
Nel dubbio che lui, l'anonimo, potesse aver ragione mi è venuto in mente un esperimento, altamente scientifico, quindi non fate quelle facce. Ecco dunque l'esperimento globalizzante. Guardate questa sequenza di foto:









Due precisazioni due: non si vince nulla; e quelli sopra non sono i "garganelli", che la mammina che vive nel mulino in mezzo al campo di grano, o la ragazza che ha ripulito il faro, fanno con le loro manine amorose.

Lasciare un commento a questa indagine vi farà diventare protagonisti di una delle più importanti ricerche antropologiche mai promosse in rete. Che se lo vengono a sapere quelli dell'isola dei famosi, che mentre sono là, qua succedono queste cose, se ne vanno tutti e lasciano "cappuccetette rosse" sola come un cane.

A parte gli scherzi, ma senza prenderci troppo sul serio, che può far male, adesso ditemi se avete mai visto questa pasta, magari mentre la faceva una nonna o magari l'avete mangiata da qualche parte.
Se la risposta è un si, ditemi dove l'avete vista o dove e come, questo è importante, l'avete mangiata. Anche i "no "sono importanti, se uno mi dice: Io a Timbictu non l'ho mai vista, io ho la quasi certezza che a Timbuctu questa pasta non ci sia. Quindi datevi da fare e non latitate, la scienza vi chiama.

37 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro oste, dò inizio al tuo scientifico censimento con un contributo negativo dal Lazio: mai visto niente del genere in area romana e ciociara. Buona domenica, Monica

k ha detto...

Altro contributo negativo arriva da Zena: mai visti! Però potresti anche estrarre a sorte un commentatore e spedire questi maccaroncini, no? E' anche così che si fanno conoscere le tradizioni :-P
buona domenica!

Mimmi ha detto...

Mi unisco purtroppo al gruppo dei "no". Posso però dire che la sequenza fotografica fino al punto LA SFOGLIA, mi ha provocato un tonfo al cuore perché mi ha ricordato di quando da bambina ammiravo estasiata mio nonno che preparava le fettuccine...
Non è che avresti una ricettina per un sughetto che si sposi con questa meraviglia della natura umana?
Buona domenica,
Mik

Anonimo ha detto...

Post geniale. Braverrimo :-)
Venendo al quesito posto, ebbene, acqua pure qui. Ricetta di famiglia? della valle del paese della bisnonna? Cmq sembrano piuttosto laboriosi.

Anonimo ha detto...

mai visti.... però mi fanno pensare a qualcosa di cinese....domenica prossima parto per Madagascar...forse là li sanno fare....fose no...farò delle ricerche sul posto..un salutone

Loste ha detto...

Calme e calmi, ragazze e ragazzi ;) La ricetta seguirà, questa e solo la prima parte dell'esperimento e ... cerchiamo di non perdere la concentrazione :)))) Mancano all'appello diversi luoghi d'Italia e chissà ...! Comunque non è una ricetta di famiglia. Grazie per ora a chi ha dato il suo contributo.
Loste

Anonimo ha detto...

in provincia di potenza
condita con sughi a base di cinghiale, funghi, tartufi...
ed un buon aglianico
saluti ed affini
marco
www.chefmarco.splinder.com

Anonimo ha detto...

Lo so che adesso ti cominceranno a piovere addosso premi...passa a ritirare il mio. :-)

Anonimo ha detto...

A Milano (dove sono nato e vivo) e d'intorni: mai visti, ma nemmeno in Calabria, terra dei miei nonni paterni.
Domenico

Anonimo ha detto...

Me li fece anni fa una signora calabrese, mi pare di Cosenza, disse che andavano conditi con sugo di castrato, io feci invece un bel sugo di salsiccia e peperoni e fu la felicità.Mai più visti da allora

Lory ha detto...

Spostandomi da Ancona per una gita anni fa, li mangiai a casa di un amico umbro,li vidi anche fare dalla sua mamma e se nn ricordo male sono i maccheroni al pettine,però me li servì con un sugo che allora trovai tropo azzardato,ma che seppi poi essere un antico sugo umbro ;-(
Dico la verità nn lo apprezzai molto ;-( Gli ingredienti che ricordo,miele, noci,pane grattato e poi nin' sò ;-)nn ho mai voluto riprovare,nn almeno conditi in quel modo,però nn mi è proprio più capitato di rivederli neanche da crudi ;-)

Anonimo ha detto...

L'anonimo di due post fa si chiama Simone e ti legge dall'India dove si trova per lavoro.
Maccaroncini di quella fatta ne producono anche qua al nord, nel Darjeelin ma in quanto a sughi lasciamo perdere..
Ti leggo per nostalgia culinaria.
Insisto a dire che il tuo è un onesto esperimento di documentazione tutto qui, per gli aspetti mangerecci poi internet riesce a stimolare un solo senso: la vista, tutti gli altri latitano.
Lo strumento oltre che assassino (concorso in omicidio con altri mezzi) è anche monchizzante..

Saluti
Simone

FrancescoP ha detto...

Mai visto in puglia o campania.
MA che roba e'??? :-)

Anonimo ha detto...

ANCH'IO CREDO SIANO DI ORIGINE CALABRESE, UN PO DI TEMPO FA SUL CAVOLETTO C'ERA LO STESSO ATTREZZO CREDO, PER FARE DEI DOLCI TIPICI CALBRESI...

Anonimo ha detto...

qua a Bologna non li ho mai visti ma in un ristorante di Vedegheto (appennino emiliano) anni fa li mangiai,almeno erano uguali ,loro li chiamavamo maccheroncini al pettine ,dicevano di farli a mano e li servivano con un sugo di carne ( a scelta fra sugo di cacciagione o sugo di pollo) ciao val

Anna Righeblu ha detto...

No, mai vista questa preparazione in area ciociara o romana (non sono l'anonimo del 1° commento).
La sequenza è bellissima... ma chi le fa più queste cose meravigliose? Seguirò l'evoluzione dell'esperimento, sono curiosa.

Fabrizio Gabrielli ha detto...

ciao loste, sei tra i nostri Thinking bloggers. Anzi, per noi sei IL thinking blogger.
Ciao, buona gioranta

F

Anonimo ha detto...

nemmeno da milano, né tantomeno dal veneto, vidi queste cose... l'arnese però non mi è nuovo, questo pettine. sei tu che impasti? loste a mezzobusto!

Giovanna ha detto...

no, no, qui dal profondisssimo sud niente maccheroncini al pettine!! almeno qui a Lampedusa no, nel resto della Sicilia non so :)

Morrigan ha detto...

Roma, dove vivo... mai fatti e visti.
Umbria e Sicilia (mamma e papà) mai fatti e visti O___o
Mah?

Gata da Plar - Mony ha detto...

In Emilia e Romagna (dove sono nata) non esistono... nelle Marche (dove vivo) mai visti... in Umbria (dove si mangia da dio) mai trovati... :( ... ma mi piacerebbe tanto trovare "il pettine" per provare a farli :D
Baci

sergio ha detto...

ciao marco: ho strizzato le meningi all'inverosimile, ma purtroppo non ne è uscito niente.
Mai vista...se te ne avanzasse un paio di etti una mezza idea l'avrei.

ciao e complimenti.

sergio ha detto...

Ciao marco: Laura ha visto il tuo capolavoro, si è ricordata di una pasta simile condita con ragout di coniglio. Ma è roba di vent'anni fà, nella bassa modenese, o forse a Cremona.
Io continuo a restare nel buio.

ciao.

Loste ha detto...

Bene un grazie a tutti quelli che stanno collaborando o che lo faranno prossimamente (continuate). Curioso che le tracce di questa pasta appaiano a "macchia di Leopardo" in giro per l'Italia, con una puntata nel nord dell'India :o ... Il mondo !!!
Facciamo così, io domani faccio un salto in Inghilterra, per un paio di giorni, e magari colgo l'occasione per far vedere le foto anche lì :))) Intanto penso a come raccontarvi la seconda parte dell'esperimento o meglio della storia. Così tra un paio di giorni tolgo di mezzo i dubbi di tutti.
Loste
P.S. qualcuno chiedeva se il mezzo busto che appare nelle foto sono io. Ebbene sì, le foto le ha scattate "Chi?Che?Co?Io?" alias mio figlio Leo.
Buona.

Anonimo ha detto...

Mai vista questa pasta, ma la mangerei ad occhi chiusi! Per conservare la "memoria" non ci sono mezzi inadatti e credo che se il web tra le migliaia di informazioni che diffonde ci ricorda anche le tradizioni culinarie delle nostre nonne...bhe lo trovo bello oltre che importante! E se nel 3100 qualche androide con le sue manine meccaniche cucinerà da qualche parte nell'universo una "coda alla vaccinara" come dio comanda, lo dovremo a quelli che come te hanno contribuito a conservare la "memoria".
Qundi grazie e posta pure la ricetta della Coda alla vaccinara quando vuoi! Ma prima, questi maccaroncini qui come si mangiano?
Ti leggo, Vittoria (una sana portatrice di memoria)

JAJO ha detto...

Sinceramente mi sembra di averli visti ma di realizzazione industriale: se la memoria non falla una pasta simile la dovrebbero vendere al Todis in una bustina rossa, ma non ci metterei la mano sul fuoco.
In effetti in Puglia si usano più i cavatelli o le orecchiette (che rimangono più "aperte" rispetto ai maccheroncini, ed anche se realizzate con un procedimento diverso nel finale). Penso, più che altro, sia un tipo di pasta fatta nelle zone interne delle regioni, nelle campagne. Nell'Italia centrale si usa più fare una pasta lunga, tipo bucatini ma più grandi (acqua sale e farina - al limite in alcune zone anche uovo), che prende un nome diverso da zona a zona: (dalla Toscana al basso Lazio: pici, umbricelli, umbrichelli, maccaroni, stringozzi, strangozzi, cod' 'e soreca, gnocchetti, strozzapreti e via discorrendo).
Good Luck, Jacopo

JAJO ha detto...

Purtroppo poi in nome maccaroni, maccheroni, maccaroncini, maccheroncini è stato attribuito a diversi formati di pasta, anche diversissimi tra loro, in tutta Italia (addirittura il famoso "maccarone" di Alberto Sordi in Un americano a Roma altro non era se non uno spaghetto grosso
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/1/19/Un_americano_a_Roma_-_maccheroni.jpg). Cercando su internet ho visto che comunque i maccheroncini del Salento e della Calabria sono in genere più allungati rispetto a quelli che hai postato tu (che somigliano anche vagamente ai Malloredus) e spesso sono chiamati Garganelli.
Addirittura su Ebay: guarda un po' qui...
http://cgi.ebay.it/Maccheroncini-al-pettine_W0QQitemZ190139321339QQihZ009QQcategoryZ20472QQssPageNameZWDVWQQrdZ1QQcmdZViewItem

e qui...

http://search.alice.it/tools/service/immagini/preview.cgi?qs=maccheroni&imgsz=&offset=120&url=http://www.pastazanini.it/catalogo_sfoglia3.html&img=L-gcXRWwgWimbM:http://www.pastazanini.it/img_cat_prodotti/img_macch_pettine.jpg&formato=280x280%20pixel,%2014K%20-%20jpg&oimg=http://www.pastazanini.it/img_cat_prodotti/img_macch_pettine.jpg

Anonimo ha detto...

Caro Loste, sai quell'arnese lo usava mia nonna Maura che era di Sarnano (mc) ma lei lo usava per tessere la tela, difatti è un pezzo del vecchio telaio per fare la trama di tessuto per far lenzuola come era in uso una volta. Poi qualcuno puo' averlo usato anche per rigare maccaroni e garganelli ma è un pettine per telaio.
Ciao e complimenti da Lorella.

Anonimo ha detto...

un altro no dal piemonte...

Anonimo ha detto...

un altro no dal piemonte...

Anonimo ha detto...

Confermo Marzia...
Piemonte non pervenuto.
Ma quando si parlerà di agnolotti non ci tireremo indietro !
:)
Ho provato ad attivare i feed, ma non so che sono... a te risulta ?

Unknown ha detto...

La certezza completa non ce l'ho perchè dopo aver visto queste foto e la tua maestria mi sento un po' confusa... ma Nelle due regioni che frequento, Sicilia e Veneto, non li ho mai visti... Sei un mito! attendo i risultati della ricet...rca! :D

Gloricetta ha detto...

Allora... io ricordo la mamma di una mia amichetta, originaria di Cosenza, che preparava dei "maccheroni" arrotolando la pasta su di un ferro da calza. Non erano rigati sul pettine e un pò più lunghi e conditi con ragù di carne poi cosparsi da piccantissimi peperoncini sott'olio.
Nel Piacentino invece, e precisamente a Bobbio, se ne preparano di simili (chiamati sempre maccheroni) conditi con sugo di funghi o lepre. Con una mia vicina di casa anni fa abbiamo tentato di riprodurli e direi con un discreto successo. La cosa che non mi sembra mai di avere visto è il procedimento che prevede la sfoglia. In tutti e due i casi si parte da una piccolissima biscetta di pasta. Bellissima ricerca ...spettiamo la tua ricetta. Glò

Anonimo ha detto...

tocca a me: niente avvistamenti nel biellese, basso polesine o milanese. ciaoooo
francesca

Loste ha detto...

Siete stati tutti GRANDI! Grazie per aver dato il vostro contributo alla scienza :)
Il risultato dell'esperimento, perfettamente riuscito, è stato pubblicato.
Alla prossima tradizione.
Loste

Luvi ha detto...

ho trovato le tue pagine facendo una ricerca sui dolci e salati fatti con i pettini da telaio.. dalla vecchi tradizione contadina italiana..
guarda qui
http://www.flickr.com/photos/70253321@N00/3294962614/?addedcomment=1#comment72157614145587768
ma la ricetta dei tuoi MACCARONICINI quale è? uova, farina.. ma che farina?

Tatiana ha detto...

Quaaaaanti maccaroncini ho preparato assieme a nonna!
Uno dei più bei ricordi d'infanzia, oltre alla preparazione di pane e pizza cotti nel forno a legna e dei "tutoli"...ma con questo termine parte un'altra sfida!
Mi avvantaggia il comune di nascita ;-)! Grazie ai tuoi post mi sento più vicina al luogo che mi ha dato le radici!