Cala giù da qul pajaro ...
... dicono gli Anconetani per farti capire che devi volar basso. Invece a Porto Recanati venti chilometri più a sud pare si dica "Cala jo da so ceregio" scendi giù da quel ciliegio. Il significato è lo stesso ma la metafora completamente diversa. E così ad Ancona dicono "Viene oltro" ed intendono: avvicinati, mentre a Senigallia venti chilometri a nord dicono "Vieng'oltro".
Ora considerando che malcontati nelle Marche ci sono 160 chilometri di costa, e che su questi, citando solo i principali, si affacciano i seguenti porti: Gabicce, Pesaro, Fano, Senigallia, Falconara, Ancona, Sirolo, Porto Recanati, Civitanova, Porto S.Elpidio, Porto S.Giorgio, Grottammare, San Benedetto del Tronto e Porto d'Ascoli. Considerato che il dialetto cambia almeno sei o sette volte da nord a sud, io dovrei scrivere una ricetta del Brodetto? Ne conosco e conto almeno tante quante i porti sopra citati. Ogni paese che si affaccia sul mare ha il suo brodetto, magari dicono: "Ah, ma noi lo fami come quelo de Ancona, ma senza la testarola e senza i scampi". "Anno (l'anno scorso) semi stati alla sagra delle crocette a Marota, che loro chiamani i garagoi. Bè c'era un brodetto tutto de spine."
Se allora volete toglervi la curiosità leggetevi i quattro tipi principali di brodetto.
Altrimenti,per chi ama sentire il sapore del pesce e poco quello del pomodoro o della conserva, io lo faccio così:
Brodetto di pesce
Per il pesce: Seppie, Calamari, triglie di scoglio, scorfano, testarola (o gallinella), palombo, rospo, razza, pannocchie, mazzancolle, vongole e cozze.
Tempo prima
Sfilettate e pulite il pesce, con le lische e i carapaci fate un fumetto (brodo) aggiungendo una cipolla, due carote una costa di sedano, qualche foglia di salvia, timo, alloro e otto pomodorini rossi, lasciate ridurre un litro di acqua a circa la metà, salate.
Mezz'ora prima
fate rosolare, in una pentola capiente, due spicchi d'aglio e una cipolla tritata finemente in olio buono (extravergine d'oliva), aggiungete una decina di pomodorini sbucciati e senza semi e lasciate appassire. Mettete per primi seppie e calamari e lasciate rosolare per cinque minuti, sfumate con mezzo bicchiere di vino e lasciate evaporare. Aggiungete il pesce da spina, i crostacei, i molluschi e da ultimo il fumetto filtrato e ben caldo lasciate sobbolire adagio per una mezz'ora non coperto. Vietato assolutamente toccare il pesce con qualsiasi "instrumento", invece muovete la pentola ogni tanto in larghi cerchi.
fate rosolare, in una pentola capiente, due spicchi d'aglio e una cipolla tritata finemente in olio buono (extravergine d'oliva), aggiungete una decina di pomodorini sbucciati e senza semi e lasciate appassire. Mettete per primi seppie e calamari e lasciate rosolare per cinque minuti, sfumate con mezzo bicchiere di vino e lasciate evaporare. Aggiungete il pesce da spina, i crostacei, i molluschi e da ultimo il fumetto filtrato e ben caldo lasciate sobbolire adagio per una mezz'ora non coperto. Vietato assolutamente toccare il pesce con qualsiasi "instrumento", invece muovete la pentola ogni tanto in larghi cerchi.
Servite e mangiate con cucchiaio accompgnato da pane "bruscato" se volete. Beveteci un verdicchio dei Castelli di Jesi: Podium di Garofoli, oppure osate (unico caso) con rosato, magari pugliese: il Cioccarello della cantina Svevo.
"Ma 'l melauro ce lo meti te 'nte sto brodeto ?"
2 commenti:
però non ce l'hai detto che facevi il brodetto....la prossima volta ci chiami. sandra e francesca
'l mlauro usalo pi fegatelli.
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