13 ottobre 2008

Sarà stato solo per caso

Sarà che ogni mattina che usciamo sembra sempre freddo, e dopo averli tutti mandati verso le rispettive scuole, iniziamo a pensare alla spesa del fine settimana. Sarà che l'altro giorno non avevamo voglia di seguire gli schemi prefissati, che negli altri giorni, la vita ci impone. Sarà che non avevamo semplicemente voglia di metterci lì a pensare, e che uno di noi ha lanciato l'idea di andare a fare la spesa in un posto dove non siamo mai andati. Ti ricordi quando siamo passati a ... c'era un negozietto di frutta e verdura... sembrava carino. Sarà che per arrivare in un posto ci sono tante strade, e che di in certi giorni di prendere la più corta, proprio no. Sarà che a volte l'auto sembra scorrere più leggera di altre volte, così leggera che neanche sembra di guidarla. Sarà che a volte capita che la musica che ti esce dallo stereo, è in sintonia con l'aria che entra dal finestrino aperto, anche se è freddo, e che il sole che si intravede tra gli alberi basta a farti sentir caldo. Sarà stato per tutte queste cose o, sarà stato solo per caso, ma se devo dire perché ci siamo ritrovati davanti al vecchio mulino di Cabernardi io non lo saprei proprio.


E che se poi sei davanti ad un mulino ad ottobre, è naturale che pensi "polenta", anche se forse ci vorrebbero altri dieci, magari dodici gradi di temperatura in meno, ma visto che ci sei, giri e ti fermi.
Ed è vero sì, che tu mal sopporti i gatti, ma è anche vero che loro non sopportano te, ma visto che ci sei e che alla fine ci si può sempre sopportare a vicenda scendi e li guardi crogiolarsi ai primi raggi di sole.


E poi magari è vero che lì per lì, tu puoi apparire per uno un po' scorbutico e musone, ma in fondo in fondo, che ti costa rassicurare quella vecchina che il gatto che ha sulle braccia, a te non non sembra per niente cieco. Ed è vero si, che se invece guardi lei in viso, meglio negli occhi, forse è lei e non il gatto ... Ma magari adesso è quel raggio di sole sbucato da dietro le fronde degli alberi che fa qualche strano scherzo.


E magari sarà anche vero che i vecchi mulini son tanto belli e fanno tanto campagna, per chi vive sempre il caos delle città. Ma è anche vero che ad un paio di euro al chilo ai voglia a far passare acqua nelle "parate". E che se poi pensi di comprarla in un altro posto, allora pensi che di polenta non ne mangerai più, e magari chissà quando ti ricapita di farti una:

Polenta con polpo in guazzetto e olive taggiasche



Sarà che per una polenta tradizionale, era veramente troppo caldo, sarà che un sugo con un paio di polipetti alla fine non è neanche così complicato, basta far bollire i polpi, ben puliti, negli odori (carota, sedano, foglia di alloro) per un 45 minuti e lasciar freddare nella loro acqua. Mentre si sta lì ad aspettare si prepara un soffritto di aglio, dove si tuffano i polipi, si salano si pepano e li si lasciano prender colore, odorando con qualche ago di rosmarino, per poi sfumare con un mezzo bicchiere di vino. Una volta che che è ben evaporato si butta una certa quantità passata di pomodoro di quelle buone, che basti per la polenta, la si lascia sobbolire per un quindici minuti, correggendo di sale e aggiungendo le olive alla fine.
Sarà stata la fame, sarà stata la novità ma non mi pare sia avanzata molta polenta e poi se avanza, come dicono i vecchi, è più buona il giorno dopo che appena fatta.

14 commenti:

Lory ha detto...

Che bella gita Marco ;-)
Per la polenta noi ne consumiamo davvero tanta e abbiamo la fortuna di avere sempre farine speciali.
Da parte di papà cè anche la tradizione di consumarla con il pesce.
Interessante la doppia cottura dei polpi!
Buona settimana.

enza ha detto...

interessante ma non ne capisco il motivo.
sarà che anche io spesso mi trovo a girar per campi e se non mi sentissi lievemente ridicola mi porterei anche la macchina fotografica (e qualche volta l'ho fatto)

Loste ha detto...

Sai @Lory più che una gita sono 10 minuti da casa ed strano che ci si sia finiti con l'intenzione di andarsene lontanissimo...

E adesso io @Enza non capisco il motivo per cui tu non ne capisca il motivo... motivante ! ;)

Lost(e)

Manuela e Silvia ha detto...

La polenta a casa nostra, con l'arrivo della stagione fredda, si comincia a fare ogni settimana, ma solitamente è abbinata con la carne. Interessante questa versione con il pesce, diversa e da provare..poi la foto è così invitante...
Bella la gita in campagna per "fare la spesa", dopotutto i prodotti della terra sono sempre i migliori no?!?
bacioni

cobrizo ha detto...

ciao colica. niente accade per caso ;-)
che bello quel posto! ...e poterne "mangiare" un pezzetto è una magia in più.
a noi sembra, però arrivi anche il profumo. grazie!

Fra ha detto...

Polenta e polpo...chissà perchè non avevo mai considerato un abbinamento del genere. Ma l'idea mi intriga molto, vedrò di rimediare a questa lacuna, magari cercando una farina davvero buona :)
Un abbraccio
Fra

Anonimo ha detto...

la polenta con il pesce...originale un mare e monti che non mai messo nei miei menu
ma in montagna si usa? in trentino ad esempio non mi è mai capitato
www.chefmarco.splinder.com

Günther ha detto...

è un a gran bel piatto, me lo sognerò stanotte ragazzi

posso affermare se si usa anche in montagna ma sia adopera il baccalà nella zona di rovereto e polenta tipica della zona

Loste ha detto...

@Manu e Silvia: b* la tradizione vuole, appunto, freddo e sughi di carne. La prima volta in assoluto che provai l'abbinamento fu da Cedroni, ma più di dodici anni fa. Non so se fu lui a lanciare l'idea.

Prego @cobrizo e benvenut(a) ? ;)

Anche a te @Fra :)

No mai trovato in montagna @Marco ma come dice @Gunther, nella zona di Ancona e anche nel nostro entroterra condirla con il baccalà è un "must". Lungo la costa, come dicevo sopra, si arriva a condirla con una sorta di sugo tipo "allo scoglio".

Salut Lost(e)

xyz ha detto...

..sarà che son veneta e quindi "poentona"..sarà che adoro il pesce..ricetta fantastica, adornata da un delicato racconto..grazie per averceli regalati!

Anonimo ha detto...

...come è piccolo il pianeta terra,sai quel luogo mi sembra di conoscerlo,assomiglia tanto a quel mulino dove porto la nonna a comprare lo "sfarato" per i polli,a prendere le oche in primavera e qualche geranio per l'aia,e poi i fagioli Spagnoli, il cece e la polenta. La meravigliosa microeconomia senza bancomat e offerte da volantino ed il conto rigorosamente tramite addizione su supporto cartaceo con lo sconto compreso di sorrisi e chiacchiere interminabili di come và il mondo a Cabernardi. Per la polenta da me si gradisce con la sapa a ricordo di un passato senza ostentazioni e ricco di sana povertà. Mi stia bene.

Anonimo ha detto...

Sarà che vengo dal sud profondo e che poco ne so di polenta ma il tuo tocco magico mi conquista dove non avrei mai pensato, e dietro stò combino ci lascio il cuore.
Nonostante i km da macinare e tutto il resto, io a questo piatto ci DEVO arrivare...troppo goloso!
Ma secondo te, sono in astinenza da pescato??

Loste ha detto...

Ora ho due Fra, @Fra2, anche io sono Veneto. ma solo dal lunedì al venerdì ;)

Caro il mio @Smilzo l'abbinamento con la sapa, sapore ritrovato ultimamente, è roba da raffinati. Io conservo una bottiglieta di quel nettare datata 1972. Sarà buona ancora ? Proverò a starle bene.

Roba da endovena giornaliera di scoglio, mia cara @Nishanga

Lost(e)

JAJO ha detto...

Ottimo abbinamento, te lo dice uno che ha appena preparato e mangiato una "calamarata" con losanghe di calamaretti...... IN UMBRIA ! :-D
Per la polenta ho giusto pronto un bel paiolo per la polenta taragna :-D