"Strumenti della nostra terra"
Prima di scrivere questo post, avrei voluto tornare a Servigliano, per (ri)trovare Stefano Dezi, e fare, magari, qualche foto. Ma è andata diversamente e, al telefono, l'ho lasciato con la promessa di una prossima visita. La prima volta, invece, che ho incontrato Stefano fu ad un corso di sommelier, in cui era invitato a parlare di un suo vino. Di Lui mi impressionò, la franchezza nel parlare, la profonda conoscenza della sua "materia" e il totale, assoluto e imprescindibile attaccamento alla sua terra. Il vino, se pur grande, passò per me in secondo piano. Fu il suo approccio al vino e all'enologia, quello di un Contadino vero, ad impressionarmi. Ho avuto modo di tornare a parlare di vino con lui, nella sua cantina, in mezzo alle su bottiglie. Ho capito allora di non essere di fronte ad una "passione", ma di essere di fronte alla vita, che, per caso familiare, si "incontra" con il vino.
Stefano ha una quarantina d'anni e fa vino da quando in calze corte, aiutava il padre nella vigna di famiglia. E' stato con Lui, però, che la Fattoria Dezi ha cominciato a farsi conoscere. Il ragazzo se ne è andato in giro per l'Italia, e non solo, ad imparare il mestiere dai Grandi del vino. Tornato in quel paese dell'entroterra, Fermano oggi, Ascolano ieri, ha messo in pratica gli insegnamenti. Intorno alla metà degli anni '90 ha iniziato a far parlare di se con il Rosso Piceno, doc in cui è situata la cantina. Una maturità raggiunta intorno al 1997. Non c'è voluto troppo tempo, perché quel disciplinare cominciasse a stare stretto a Stefano e al suo modo di fare vino: "Vedi, noi siamo strumenti della nostra terra", mi dice chiacchierando, "E' la natura che ci governa. Lei a volte ci dà cose eccezionali, altre volte meno". Ad un certo punto decide che quella terra può dare cose ben diverse, da quello che le "leggi" dell'uomo vorrebbero.
Nascono allora due capolavori della terra marchigiana, due IGT da urlo: "LA REGINA DEL BOSCO" un Montepulciano al 100% che raggiunge i 15% alcolici. Mediamente diecimila bottiglie. Un rubino carico con sfumature granate, una complessità al naso, fatta di frutta nera, liquirizia, caffè tostato e spezie. In bocca la potenza alcolica è equilibrata da una freschezza che solo cinque anni non ha ammorbidito, e da un tannino rotondo e maturo. Destinato ad una giornata autunnale, di nebbia insistente, rallegrata da un brasato di capriolo e polenta. L'altro, ultimo arrivato, con seimila bottiglie circa è il "SOLO": sangiovese in purezza, con una gradazione alcolica tra i 13,5% e il 14%. Un rubino profondo e luminoso. Spettacolare nei profumi di frutta rossa: amarene, fragole. Per passare poi piacevolmente a profumi più complessi, che ricordano la moka, il legno, l'ebano, e un finale di animale molto discreto. In bocca è perfetto: un alcool maturo, un tannino compatto ed una freschezza associata ad una bella sapidità a completare una Pai lunghissima. Ideale per un piatto come il piccione ripieno con erbe di campo. Un piatto della terra marchigiana da abbinare con i frutti della stessa terra.
"La natura è tutto. E' Lei che guida. Lei se ne frega dell'economia, della televisione, Lei sola sa, quando è ora..." dice Stefano "... e noi contadini dobbiamo prendere ciò che ci dà al momento giusto e ricavarne il meglio."
Dalla balconata della sua cantina, fissa la vigna e più lontano la campagna marchigiana. E poi oltre, fino a chissà dove, arriva il suo sguardo, il suo pensiero. "La natura è ineguagliabile!"
Fattoria Dezi
Azienda Agricola Romolo e Remo Dezi
Contrada Fontemaggio, 14
63029 Servigliano (AP) o (FM)
Tel. 0734 710090
Questo post partecipa al Vino dei Blogger #10
Stefano ha una quarantina d'anni e fa vino da quando in calze corte, aiutava il padre nella vigna di famiglia. E' stato con Lui, però, che la Fattoria Dezi ha cominciato a farsi conoscere. Il ragazzo se ne è andato in giro per l'Italia, e non solo, ad imparare il mestiere dai Grandi del vino. Tornato in quel paese dell'entroterra, Fermano oggi, Ascolano ieri, ha messo in pratica gli insegnamenti. Intorno alla metà degli anni '90 ha iniziato a far parlare di se con il Rosso Piceno, doc in cui è situata la cantina. Una maturità raggiunta intorno al 1997. Non c'è voluto troppo tempo, perché quel disciplinare cominciasse a stare stretto a Stefano e al suo modo di fare vino: "Vedi, noi siamo strumenti della nostra terra", mi dice chiacchierando, "E' la natura che ci governa. Lei a volte ci dà cose eccezionali, altre volte meno". Ad un certo punto decide che quella terra può dare cose ben diverse, da quello che le "leggi" dell'uomo vorrebbero.
Nascono allora due capolavori della terra marchigiana, due IGT da urlo: "LA REGINA DEL BOSCO" un Montepulciano al 100% che raggiunge i 15% alcolici. Mediamente diecimila bottiglie. Un rubino carico con sfumature granate, una complessità al naso, fatta di frutta nera, liquirizia, caffè tostato e spezie. In bocca la potenza alcolica è equilibrata da una freschezza che solo cinque anni non ha ammorbidito, e da un tannino rotondo e maturo. Destinato ad una giornata autunnale, di nebbia insistente, rallegrata da un brasato di capriolo e polenta. L'altro, ultimo arrivato, con seimila bottiglie circa è il "SOLO": sangiovese in purezza, con una gradazione alcolica tra i 13,5% e il 14%. Un rubino profondo e luminoso. Spettacolare nei profumi di frutta rossa: amarene, fragole. Per passare poi piacevolmente a profumi più complessi, che ricordano la moka, il legno, l'ebano, e un finale di animale molto discreto. In bocca è perfetto: un alcool maturo, un tannino compatto ed una freschezza associata ad una bella sapidità a completare una Pai lunghissima. Ideale per un piatto come il piccione ripieno con erbe di campo. Un piatto della terra marchigiana da abbinare con i frutti della stessa terra.
"La natura è tutto. E' Lei che guida. Lei se ne frega dell'economia, della televisione, Lei sola sa, quando è ora..." dice Stefano "... e noi contadini dobbiamo prendere ciò che ci dà al momento giusto e ricavarne il meglio."
Dalla balconata della sua cantina, fissa la vigna e più lontano la campagna marchigiana. E poi oltre, fino a chissà dove, arriva il suo sguardo, il suo pensiero. "La natura è ineguagliabile!"
Fattoria Dezi
Azienda Agricola Romolo e Remo Dezi
Contrada Fontemaggio, 14
63029 Servigliano (AP) o (FM)
Tel. 0734 710090
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3 commenti:
grazie Marco per aver partecipato e per averci regalato le parole di Sefano Dezi: "Noi siamo strumenti della nostra terra";
un po' tutti dovrebbero dargli ascolto...
Splendido post! Dalle tue parole escono tutti gli aromi descritti. Veramente bravo.
C'è un meme per te...è tutta colpa di quello che mi ha preceduto...:-)
E sono d'accordo con lui. Bel post.
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