Aficionados
E' che uno alle cose ci si affeziona. Ti affezioni alla casa anche se è brutta e quando devi traslocare ti dispiace. Ti affezioni alle cose che neanche quando traslochi butti via. Le tieni perché "non si sa mai". Poi quando prendi il coraggio a quattro mani e butti, stai tranquillo che dopo una settimana quello che hai buttato ti serve.
E così quando vivi in posto, piccolo come il mio, ti affezioni alla pesciarola, al macellaro, alla fruttarola. Ti affezioni persino al cane del vicino, ma non quelle dell'enotecario, che abbaia tutta la notte, e che gli hanno ricostruito il tetto con l'eternit. Ché l'altro giorno, mi dice mio figlio che parla con i cani, voleva farsi abbandonare in autostrada.
Così quando "transumi" per quei quindici giorni di vacanza che la famiglia prende , che però tu lavori, non hai più i tuoi punti di riferimento. E allora tentenni sei incerto, non osi.
Ed è capitato così che prima di decidermi di comperare del pesce, in un posto di mare (!!!) ho analizzato, esteriormente, le quattro pescherie che nei sei chilometri di corsa mattutina incontro.
La scelta è caduta su quella della foto sopra, perchè mi dava l'idea di qualcosa di genuino, di vero, di pescatore che pesca, lì ad uno sputo dal mare. Vado.
Dentro il baracchino c'è un signore anziano, basso, tarchiato, la pella cotta dal sole, maglietta, pantaloncini e ciabatte. Le mani dietro la schiena. Sul banco una cassetta di alici, che ogni tanto, con una mano guizzante, risistema secondo un improbabile schema logico, tutto suo.
"Buongiorno, che abbiamo di buono oggi" (lo so che l'approccio fa cagare ma cercate di capire il contesto ambientale, l' "enviroment"!!! Come facevo ad integrarmi con l'indigeno?)
"Buongiorno, c'abbiamo delle 'cciughe fa-vo-lo-se !"
"No grazie. Magari dei calamari?"
"Nooo calamari niente oggi, ma le 'cciughe, guardi, fa-vo-lo-se !"
"No, no, volevo fare uno "scoglio". Mmmhh delle seppie le ha?"
"Nooo niente seppie oggi..." la mano destra guizza, da dietro la schiena verso la cassetta e allinea un'alice a un immaginario parallelismo, con un altra "... però guardi qua che 'cciughe, fa-vo-lo-se !"
Mi viene un dubbio.
"Scampi ?"
"Noooo...!"
"Mazzancolle ?"
"Noooo...!"
"Vongole ?"
"Noooo...!"
"Cozze?"
"Noooo...!"
E poi la certezza.
" 'cciughe ?"
"Fa-vo-lo-se !"
".... Me ne faccia mezzo chilo, che chissà quelli di casa oggi quanto saranno contenti .... "
E così quando vivi in posto, piccolo come il mio, ti affezioni alla pesciarola, al macellaro, alla fruttarola. Ti affezioni persino al cane del vicino, ma non quelle dell'enotecario, che abbaia tutta la notte, e che gli hanno ricostruito il tetto con l'eternit. Ché l'altro giorno, mi dice mio figlio che parla con i cani, voleva farsi abbandonare in autostrada.
Così quando "transumi" per quei quindici giorni di vacanza che la famiglia prende , che però tu lavori, non hai più i tuoi punti di riferimento. E allora tentenni sei incerto, non osi.
Ed è capitato così che prima di decidermi di comperare del pesce, in un posto di mare (!!!) ho analizzato, esteriormente, le quattro pescherie che nei sei chilometri di corsa mattutina incontro.
La scelta è caduta su quella della foto sopra, perchè mi dava l'idea di qualcosa di genuino, di vero, di pescatore che pesca, lì ad uno sputo dal mare. Vado.
Dentro il baracchino c'è un signore anziano, basso, tarchiato, la pella cotta dal sole, maglietta, pantaloncini e ciabatte. Le mani dietro la schiena. Sul banco una cassetta di alici, che ogni tanto, con una mano guizzante, risistema secondo un improbabile schema logico, tutto suo.
"Buongiorno, che abbiamo di buono oggi" (lo so che l'approccio fa cagare ma cercate di capire il contesto ambientale, l' "enviroment"!!! Come facevo ad integrarmi con l'indigeno?)
"Buongiorno, c'abbiamo delle 'cciughe fa-vo-lo-se !"
"No grazie. Magari dei calamari?"
"Nooo calamari niente oggi, ma le 'cciughe, guardi, fa-vo-lo-se !"
"No, no, volevo fare uno "scoglio". Mmmhh delle seppie le ha?"
"Nooo niente seppie oggi..." la mano destra guizza, da dietro la schiena verso la cassetta e allinea un'alice a un immaginario parallelismo, con un altra "... però guardi qua che 'cciughe, fa-vo-lo-se !"
Mi viene un dubbio.
"Scampi ?"
"Noooo...!"
"Mazzancolle ?"
"Noooo...!"
"Vongole ?"
"Noooo...!"
"Cozze?"
"Noooo...!"
E poi la certezza.
" 'cciughe ?"
"Fa-vo-lo-se !"
".... Me ne faccia mezzo chilo, che chissà quelli di casa oggi quanto saranno contenti .... "
Alici marinate con pesca e mandorle tostate
La ricetta ispiratrice originale è quella di chef "capo" Nico che ha pubblicato qui. Io ho dovuto giocoforza, per mancanza di punti di riferimento modificarla (perdonami Capo). E quindi ho deliscato le alici e le ho lasciate insaporire in olio extra buono con pochissimo limone (gocce) e qualche fettina di peperoncino piccante fresco, per una ventina di minuti (il tempo di preparare la cena). Le ho disposte nel piatto alternandole alla pesca tagliata a bastoncino, condito con un fleur de sel Portoghese, qualche scaglia di mandorla tostata (a ricordare il sale di Maldon, che non avevo e che se non ricordo male si presenta a scagliette). Ho condito con l'olio della marinatura un filo di balsamico tradizionale di Modena.
Con il resto delle alici invece ho fatto delle:
Trofie con le alici, olive taggiasche e cappero di Pantelleria
Per quattro. In una padella fate andare uno spicchio di aglio con un paio di fettine di peperoncino fresco in poco olio extra buono. Appena l'aglio comincia a colorare tuffate otto/dieci pomodorini datterino, privati di buccia e semi, aggiungete un tre o quattro alici a testa deliscate, poi le olive denocciolate e i capperi, lasciate cuocere per un minuto. Togliete dal fuoco. Lessate delle trofie (io uso le San Lorenzo), scolatele e saltatele in padella con il sugo, servite aggiungendo un filo d'olio a crudo.
Da bere su questi piatti, in particolare sul secondo, lo chardonnay di Cusumano, il Jalè un vino di struttura importante e gradevole che lascia piacevolmente appagati nel dopo cena ;)
9 commenti:
Ciao,
grazie per il commento positivo sul mio blog, sto leggeendo il tuo, mi piace e bello anche il nome molto originale, ciao a presto.
Christian
mmmhhh !!!
Io l'altra sera ho fatto un figurone con una Pasta con le sarde copiata dal nostro Chef !
Ma meglio dirlo sottovoce, ché prima o poi ci fa pagare il Copyright !!!
:)
Buone le acciughe?
i tuoi racconti rendono partecipi chiunque... poi, ti dirò, queste foto mi sanno davvero di mare, dai colori, ai sapori...
Questa sì che è arte di vendere.
@prego Christian
@mio signore come sta? Ma no che il capo non chiede il copyright... :)
@buone, buone Nikita. Ma tu ne trovi dalle tue parti?
@Adina: se questo ti sapeva di mare il prossimo... rischi di affogart :))
@Caro Maurizio: visto come bisogna fare?!?! :))
Loste
io sarò cattivo con la mia pubblicita poco occulta dei miei prodotti ma tu...
Ho letto queto post "a caso" il risultato è: ho fame!
Fai educazione al gusto?
eh eh eh
corsaro
:)
Edo se qualcuno fa cose buone io lo linko, grande, piccolo, che sia. Se le cose non son buone: non ne parlo. Se fa str**** lo bastono. Se poi un giorno dovessi lavorare(pagato)per qualcuno smetterei totalmente di parlarne.
Non mi hai ancora detto come faccio a mangiare i tuoi salami...
Ciao
Loste
Vai sul mio sito: www.cascinapeschiera.it clicchi bottega online e...purtroppo non è ancora attiva.
allora componi il n° telefonico segnalato e ci parliamo. Ciao.
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