03 dicembre 2006

Ricette sparse (4)

I luoghi, generalmente, vengono ricordati dalle immagini, l'ossesione fotografica di chi sta in vacanza, serve, o dovrebbe, a memorizzare definitivamente un luogo, la sua bellezza estetica, oppure a "certificare" che in quel luogo si è stati. Quello che le foto non fanno è memorizzare i profumi, i sapori gli odori dei posti, i dettagli banali. A me sono questi che rimangono in mente. Nella mia infanzia ho passato un' estate o forse due a Fenice Capanne, un paese (quattro case) della Toscana mineraria, a pochi passi da Massa Marittima e una manciata di chilometri da un mare che non ricordo. Ricordo invece il negozio di alimentari, un emporio che vendeva di tutto, ma che in particolare sul bancone aveva quattro enormi (per me che ero bambino) barattoli trasparenti colmi di grani di zucchero, di palline di zucchero colorate, di confettini color argento e bianchi. Aivoglia a spiegare ad un bambino di cinque anni o giù di lì che servivano per guarnire dolci. Uscivo di casa con cinque lire strette nel pugno, attraversavo la piazza, che stranamente era una pineta, mi guardavo intorno circospetto terrorizzato di incontrare il serpente "corridore" che nei racconti di mia zia infestava quei luoghi. Facevo la fila al negozio, quando era il mio turno la signora mi chiedeva solo quale tipo volessi, infilava le sue manone nei vasi e mi faceva un cartoccetto di confetti di zucchero. Uscivo contento e centellinavo quei confettini per un paio di giorni, custoditi nelle tasche dei pantaloni. Oggi ci faccio i:

Biscotti all'ammoniaca:

Battete 3 uova intere, con 200 gr. di zucchero e 50 gr. di burro (la ricetta originale prevederebbe strutto), una volta montate aggiungete 60 gr di latte e 10 gr di ammoniaca e mezza buccia di limone grattugiata. Aggiungete la farina fintanto che l'impasto risulterà morbido ma non appiccicoso (circa 400 gr). Stendetelo con il mattarello fino ad ottenere uno spessore di circa 1 cm. Tagliate i biscotti a rombo (o la forma che preferite), disponeteli su di una teglia imburrata e infarinata, spennelate con il rosso d'uovo, guarnite con zucchero semolato e con gli zuccherini, infornate a 180° per 15 minuti.


Il Ciambellone (con la ricotta)

Battete 3 uova intere con 200 gr di zucchero, aggiungete un cucchiaio di marsala (o mistrà) la buccia grattugiata di un limone. Una volta che le uova sono ben montate aggiungete 200 gr di ricotta vaccina, lavorate bene l'impasto e incorporate 300 gr di farina e mezza bustina di lievito per dolci, incorporate il tutto e versatelo in una forma ben imburrata. Guarnite con gli zuccherini e cuocete in forno ventilato a 180° per circa 40 minuti.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

caro loste la tua memoria e sopraffina e gustosa.
Chi ricorda gli odori i sapori i colori i gesti del tempo che fu vive per aiutare gli altri a non dimenticare..............non mollare mai!!! Grazie di condividere questi meravigliosi sprazzi di vita con tutti noi.

Anonimo ha detto...

Caro loste ti ringraziamo, ci delizi sempre con tutte queste belle ricette, scenari della tua adolescenza e unendo in un sol colpo diverse sfaccettature di arte.

Ma come vedi nel ciambellone una macchia corposa di Nutella ?

Loste ha detto...

La cucina è fantasia, creatività, illimite. Le ricette sono tracce, idee, pensieri messi lì, assolutamente non assoluti. Se vuoi il mio parere, visto che me lo chiedi: lascerei la nutella nel barattolo. Ma se a te piace accomodati. Mia Nonna diceva spesso: "Buono con buono fa sempre buono"