20 febbraio 2008

Z=Z^2+C



E' come un viaggio tra le costellazioni di un universo immaginario. Si viaggia alla velocità della luce lasciando che le galassie scorrano veloci aldilà di un astronave immaginaria, senza pareti e oblò. Ci si tuffa in costellazioni minuscole che poi si ingigantiscono fino ad inghiottirci nelle loro geografie infinite. E' il sogno di tutti noi da bambini, quando da piccoli volevamo diventare astronauti. Ma non sono stelle, non siamo nel vuoto di una galassia o nello spazio distante anni luce.
Siamo in una formula matematica che Mandelbrot fece elaborare ad un vecchio computer alla fine degli anni '70. Probabilmente impiegò qualche giorno ad ottenere il suo frattale completato, e forse qulache mese a scoprire che esso conteneva nello spazio finito di -2;2 un infinito universo di se stesso. La teoria del Caos passa anche attraverso la formula del titolo per spiegare che un insieme definito di elementi, può generare varianti non prevedibili in un sistema non lineare e quindi che vi sono limiti definiti alla prevedibilità dell'evoluzione di sistemi complessi non lineari.
Di cosa sto parlando? Di vino, naturalmente.



Il vino dei blogger #14 (mi rendo conto mentre scrivo che sono stramaledettamente in ritardo), lanciato da Alice e il vino chiedeva di parlare di etichette di vini. A me il "Chaos" della Fattoria Le Terrazze ha sempre generato curiosità. Questa etichetta che ogni anno cambia, e che ogni anno rappresenta un frattale diverso, mi è sempre piaciuta. Ma più di tutte mi piace quella del 2001, e degli anni precedenti, perchè il "frattale di Mandelbrot" è l'essenza assoluta di questa matematica poco conosciuta.

Questo vino poi rappresenta la scommessa caotica fatta di vitigni di questa terra, la mia terra, e di vitigni lontani. Metà di Montepulciano, e l'altra metà divisa in proporzioni uguali tra Shiraz e Merlot, roba straniera, ma che messi insieme fanno un vino potente e piacevole. Un colore rubino intenso, con riflessi violacei, un naso fruttato dove appare una vaniglia delicata e un equilibrio di tannini e morbidezza che ne fanno una piacevole "caotica" complessità. O come scrive Antonio sulla retro etichetta: "La teoria del "chaos" spiega perchè alcune realtà non si possono spiegare del tutto. Così come un vino,questo vino, qualsiasi vino, non si può spiegare in base alle innumerevoli interazioni fra le sue componenti. Meglio così"

Sì meglio così, meglio non cercare sempre una spiegazione per tutto, d'altronde non siamo mica matematici !

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Accidenti caro Oste (Loste!?), passo di qua quasi all'alba per dedicarti un pensiero appena scritto e trovo un post fresco fresco che, per la teria del chaos si ricollega al mio.
Anche io, ma in un contesto più ampio, parlo di etichette simili, che variano di poco, ma identificano gli stessi sentori e le identiche passioni che in piccoli gruppi (aperti) ci accomunano. Non ci sono leggi scritte, ma gusti e sapori che abbiamo dentro, difficilmente identificabili, sicuramente unici.
Q

Anonimo ha detto...

Il caos ordinato. Giusto?

Loste ha detto...

@Caro Q è vero sicuramente unici.
@Maurice trovare ordine nel caos? non in matematica ma in tutto il resto si :)
Loste

fiordisale ha detto...

io sono una specialista della teoria del chaos, sai? una delle cose divertenti è che tralasciando metriche forme e tutto il tralasciabile, ci si può concentrare meglio sul nucleo di ciò che interessa e arrivare più velocemente alle soluzioni. un altro vantaggio è che per potersi permettere una roba del genere moltiplicata per un certo fattore k tutti i giorni, si è costretti per forza ad allenare la parte della testa destinata alla gestione della memoria. Un po' come se si fosse un divano pieno zeppo di robe appoggiate alla rinfusa, e in un angolino ci fosse un post-it con la listarella ordinata per benino.
e poi vuoi mettere, ci si fa sempre la gran figura della svampitella semidistratta e il tempo guadagnato lo si può investire in turchesi ... così!

piesse
a me la febbre è passata, e tu come stai?

Loste ha detto...

Anche io sono uno che vive nel caos più assoluto. Le poche volte che rifaccio ordine non ci capisco più nulla. E' vero ci si concentra sui turchesi.
Passata la febbre ma non sono ancora la centopercento.
Loste

Anonimo ha detto...

E io che pensavo che vino e matematica fossero vicini di casa solo nei meandri del mio blog...

Bello il commento sull'etichetta e ottimo post.

Complimenti
Michelangelo

°Alice e il vino ha detto...

grazie e complimenti per il post...a proposito di caos, questa volta l'ho combinato io....non rispettando i tempi di consegna del vDB ..ma finalmente ce l'ho fatta ;-)
il riassunto su Alice e il Vino
a presto,
bEtt

Anonimo ha detto...

Stupenda etichetta. Mi ispira come statistica e come amante del vino