11 aprile 2007

Ricette sparse (8)

Quando vado in bicicletta, penso.
Che altro dovrei fare? Parlare da solo è da escludere, si rischia di venir "chiacchierati" se non peggio. Non posseggo uno di quegli strumenti fichi che vanno sotto il nome di "aipod", nè nessun altro strumento che divulghi musica in auricolare. In effetti un paio di anni orsono ci provai: cablando all'orecchio la radio del telefonino. Scoprii che partendo da casa con "Radio Deejay" dopo cinque chilometri non la si sente più, allora si punta tutto su "Radio2" che nei giorni festivi te la raccomando, chè Fiorello non ci pensa proprio di lavorare la domenica. E comunque anche questa dopo quindici chilometri dalla partenza, e circa quaranta minuti di programma, scompare coperta dalle montagne, a quel punto con le scariche che ti entrano diritte nel cervello, mentre pedali, devi aprire la tasca posteriore della giacca, estrarre il telefonino, cercare una nuova stazione con dita infreddolite e guantate. Roba che se non ti schianti alla prima curva in discesa o contro qualche auto è solo per una questione di mancanza totale di traffico e di estrema bravura nella guida del velocipede. Sta di fatto che a parte una finestra di pochi minuti in cui si riesce ad ascoltare "Radio Subasio", la sola radio ascoltabile in mezzo alle montagne tra Marche e Umbria, è "Radio Maria", la quale, garantisco, ha un'efetto estremante poco efficiente sul ritmo della pedalata. Considerate poi che in cima alle salite, già di suo, si registrano visioni misitico religiose, santi che appaiano di fianco con secchiate d'acqua, personaggi biblici, rovi in fiamme e per ultima la madonna, faccio notare che in zona, a dimostrazione che non vaneggio, ci sono due salite chiamate rispettivamente "Madonna della cima" e "Passo della Madonna". C'è poco da ascoltar la radio, quindi, penso.
Ed un paio di giorni fa, appunto, pensavo a questo post e alle ricette da scriverci dentro, e pensavo magari a qualche piatto di pesce, pensavo di passare verso qualcosa di più estivo, di più fresco, leggero. Quindi le mie buone intezioni c'erano tutte, e se ripropongo due ricette di asparagi (tanto per cambiare) prendetevela con "Chi?Che?Co?Io?" che appena tornato a casa, con fare esultante ha annunciato: "Sono andato ad asparagi con il nonno e ne ho trovati un bel mazzetto". Ecco quindi:

Uovo a bassa temperatura
e crema di asparagi


Prendete un uovo rompetelo in un "contenitore" non troppo grande: tazzina, bicchierino, ecc. Mettetelo in forno ventilato a 85 gradi, lasciatelo cuocere per circa un'ora. A parte lessate gli asparagi, frullateli incorparate della panna fresca e aggiungete abbondante parmigiano, montate la panna con una frusta e distribuitela sull'uovo, che avrete appena salato, con una sac-à-poche. Servitelo con crostini di pane caldo come ottimo antipasto.


Tagliatelle con asparagi e pancetta affumicata.



In una padella con poco olio buono fate rosolare a fuoco basso uno spicchio di aglio, aggiungete delle fettine sottilissime di pancetta affumicata, fate andare per qualche minuto e poi incorporate gli asparagi che avrete precedentemente sbollentato, lasciate insaporire per un paio di minuti, salate, poco se la pancetta e saporita, pepate e poi scolate le tagliatelle, che avrete fatto come da vecchie istruzioni, e fatele saltare nell'intingolo insaporendole con poco parmigiano e una noce di burro. Servite con un filo d'olio buono a crudo.

Per tutti e due un bianco di giusta struttura magari l'ultimo interessantissimo prodotto Friuliano proposto dall'amica "Alice"

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