18 luglio 2011

Iamme ah



Non credo che andassi già a scuola, o forse si. E comunque se andavo a scuola avrò fatto si e no la seconda elementare se non la prima. Non mi ricordo molto, ma quel poco che la mente ha conservato è una fotografia nitida dai contorni sfocati. Se muovo lo sguardo della memoria, quello che metto a fuoco sono altri ricordi, altri momenti della stessa casa che, per osmosi, si associano a questo ricordo. Pensieri più che altro, vaghe associazioni di sapori, colori: una scatola marrone con il disegno della pizza sopra, il profumo che usciva dal forno. Buono, una falsa sensazione di piacere che oggi trovo solo in rarissime pizzerie.
Pizzerie che nella mia infanzia non esistevano. Non chiedetemi perché, ma per la prima pizza al piatto ho aspettato di essere diciassettenne, fine anni settanta o giù di lì. Prima di quel tempo, la pizza era rarissima e solo al taglio quando passavo le estati a Viareggo, o quella in scatola della "Catarì" che preparò quella volta mia madre.

Da lì in poi è stato un po’ come quando tutti dicono che un certo film è bello, bellissimo, ma a te non piace proprio. Te ne stai zitto ecco. Magari non commenti, o lasci che il dubbio venga interpretato, ammiccando distratto per far capire che non era proprio ‘sto granché. Per la pizza è andata un po’ così, tendenzialmente pochi posti che mi dessero soddisfazione, parlo sempre delle mie zone si intende, e quando ne trovai uno che mi piaceva, anche se era un filino fuori mano, mi chiuse le porte in faccia dopo un paio di anni diventando un semplice bar. Da lì ho cominciato a farmela, chiaramente seguendo le istruzioni, che oggi considero “bestemmie”, che un qualsiasi mortale trova sui pacchi di farina: venticinque grammi di lievito per mezzo chilo di farina, oggi ci impasterei trentatre chili virgola tre periodico di farina.
Diciamo che rimaneva giusto il piacere dello stare insieme, e di qualche amico d’oltralpe che apprezzava oltremodo. Io continuavo a nicchiare, ammiccavo storcevo la bocca e biascicavo qualche si, senza vantarmi troppo.

Poi ho aperto questo blog, un paio di mesi dopo ho anche messo la ricetta, di quel tempo, della pizza. Un post di qui mi vergogno profondamente, oggi, ma che non cancello, perché è il segno che solo i coglioni non cambiano mai idea. Da lì ho iniziato a cercare informazioni, a sperimentare ricette, a spiare i forum o blog di altri, a provare pizzeria vere, a chiedere, "Huè guagliò mo basta addumannà !!" . Diciamo che ad un certo punto, dopo qualche anno, sono arrivato a qualcosa che ho considerato “straordinario”. Una domenica decido che si pranza con la pizza, una ricetta di Paoletta rivista e rimaneggiata, 36 ore di maturazione dell’impasto, in teglia con forno elettrico. Una sorta di apoteosi, godimento allo stato puro, quasi. Esco in giardino tutto soddisfatto e il vicino: l’amico Massimo, con cui condividiamo la passione per il cibo, sforna una delle prime pizze cotte con il suo nuovo forno a legna, e me la passa da sopra la rete che divide i due nostri giardini.

Il mondo addosso mi è crollato: fragrante un cornicione che si scioglieva in bocca, un calcio nel basso ventre e mentre in ginocchio cerchi di riprenderti uno dritto in bocca, chiaramente una metafora, il calcio, non la pizza. E allora giù sotto a riprovare, pietre refrattarie, alta idratazione, maglia glutinica accentuata, glutine inesistente, puntata corta, puntata lunga, frigo, temperatura ambiente; e se mi son dimenticato qualcosa mettetecelo voi che comunque, io, l'ho sperimentato. Dall’altra parte della recinzione nel frattempo si sfornavano pizze che avevano una curva di miglioramento come le mie, ma che erano partite molto più avanti. E allora ? E allora ...

Mi son comprato il forno a legna



E ora volete la ricetta !? Si ma quale ? La 1, la 2, la 3 o la 4 o ... eh si perché ne ho provate tante:

1
Impasto a mano, maturazione di 48 ore, puntata di 40 ore in frigo a 6°C, staglio e appretto a temperatura ambiente: cornicione enorme, da arrampicarcisi su e tentare il suicidio, bolle come quelle che i pagliacci fanno al circo, centro evidente e spesso.

2
Impasto a macchina, maturazione di 30 ore, puntata di 40 minuti, staglio e appretto in frigo a 6°C, 4 ore prima della cottura rigenero e temperatura ambiente: cornicione evidente, non ci sali ma ci resti aggrappato con le mani. bella "leopardatura" con tanto di ruggito, centro sottile.

3
Impasto a mano, maturazione di 14 ore, puntata di 9 ore a 19°C, staglio e appretto a temperatura ambiente. Cornicione alto e fragrante meno evidente che nelle maturazioni lunghe, ma se lo metti in bocca scompare velocemente, sciolto senza riserva.

4
Impasto a macchina, maturazione 14 ore puntata di 40 minuti a temperatura ambiente, staglio e appretto di 9 ore a 19°C, 4 ore prima della cottura rigenero del panetto e fine appretto a temperatura ambiente: cornicione evidente e "leopardato" pizza fragrante e centro consistente.

5
Impasto a macchina, maturazione 12 ore puntata di 40 minuti a temperatura ambiente, staglio e appretto di 8 ore in frigo a 6°C e 4 ore a temperatura ambiente: cornicione meno evidente di tutte, pizza morbida che puoi piegare a portafoglio senza problemi, centro sottile.


E allora prendiamo la numero 3:

1600 gr di farina non troppo forte W 250/260 (Spadoni da supermercato se non avete una Caputo Pizzeria)
1000 gr di acqua
1,2 gr di lievito di birra (in inverno raddoppiate)
50 gr di sale

Sciogliete il sale nell'acqua aggiungete metà della farina non setacciata e impastate fino ad ottenere una crema liscia e uniforme. Aggiungete il lievito di birra che avrete spezzettato in poca farina, poi continuate con la restante farina aggiungendo un cucchiaio alla volta, aggiungete il cucchiaio successivo solo quando l'impasto avrà preso il precedente. Occorreranno circa 20 minuti, e se siete bravi vi avanzerà anche un po' di farina. L'impasto deve risultare morbido e non troppo liscio. Mettete in un contenitore ermetico e lasciate riposare in un luogo fresco max 19°C. Dopo otto ore circa formate i "panielli" di ca. 240 gr (ne vengono 10 con queste proporzioni). Lasciate ancora maturare, sempre in contenitore ermetico, per altre 6 ore a temperatura ambiente non superiore a 25°C. Stendete a mano (Vietato il mattarello) condite a piacere e poi infornate per 60/90 secondi a seconda della temperatura del forno a legna 350°C / 400°C

Questo tipo di impasto potrebbe essere anche usato in forno elettrico, usando una pietra refrattaria come base che deve essere portata almeno a 200°C, posizionatela a max 10 cm dalla resistenza a cielo del forno. Infornate la pizza quando la resistenza è accesa, in tre minuti dovreste avere una pizza simile a quella cotta in un forno a legna ma simili solo in parte.
Per essere tranquilli in un elettrico seguite questa ricetta o quella del "Maestro" Adriano.



Iamme ah

100 commenti:

Happings ha detto...

Mi piace la ricetta dell'impasto e non disdegno neanche gli ingredienti. Mi sembra di scorgere fichi e prosciutto crudo, decisamente buona scelta. Non penso che avrai provato l'accoppiamento in queelle pizze al taglio a Viareggio....se l'hai fatto madami un indirizzo. Ultimo commento: spendiamo anche un pó di fantasia sugli ingedienti, buona qualitá e accoppiamenti piú intriganti....Magari la prossima la vengo pure ad assaggiare con un buon Verdicchio?

lacucinaincantata ha detto...

che meraviglia...
anna maria

Teresa Balzano ha detto...

Ti seguo da un po' ma non ho mai commentato... davanti a queste meraviglie però non si può rimanere indifferenti!
Spettacolari!

Loste ha detto...

toh chi legge da ste parti :) ma ti devo chiamare proprio @P4few ? Quella è una pizza con mozzarella, lonza e fichi rossi, e no non l'ho mai assaggiata a Viareggio :)) Ai miei tempi si limitavano al pomodoro e mozzarella. E comunque quando passi è sempre aperto :p

Grazie @Annamaria :)

Eh ogni tanto metto qualche ricetta per "stanare" i lettori silenti come te @Tery :))

Gambetto ha detto...

Se sono dalle tue parti...visto quanto sono un rompiballe con la pizza...se ti faccio un fischio me la offri una pizza...io porto un Asprinio di Aversa doc e ci fronteggiamo a colpi d'uva tra il Conero e le pendici del Vesuvio...:P ahahahahahaha

Loste ha detto...

Guarda @Gambetto con un preavviso che consenta di impastare degnamente una Caputo Blu ... senza nessun problema :)

Valentina ha detto...

Marco...pazzesco...appena ho visto la foto l'ho collegata a quella mangiata ai corsi del meastro...in assoluto la pizza migliore della mia vita...
complimenti!

Gambetto ha detto...

Magari porto anche una MulinoMarino e continuiamo il nostro confronto anche sulle farine! :P ahahahahahaha

fragoliva ha detto...

che meraviglia... le tue foto, il tuo racconto, le tue ricette.
A.

Unknown ha detto...

Complimenti per la tua testardaggine.
Alla fine ti ha premiato.
Ottimo il forno a legna eh? Anche noi ne abbiamo uno e piano piano lo stiamo conoscendo meglio.
L'ultima volta che abbiamo provato a fare la pizza ci siamo cimentati con la biga.Insomma non era male ma c'è ancora tanta strada da fare.Ciao ciao,

silvia.moglie ha detto...

non ho letto. non riesco a leggere. sono incantata. voglio la tua pizza, è perfetta, è bellissima, ha una faccia più bella di quella di chiunque, per me.

LA LUNA NERA ha detto...

la pizza catarì! è incredibile come riesci a ritrovare certe pagine della MIA memoria! oste o mago?
la Catarì spandeva profumi per tutta la casa: all'epoca sembrava buona anche quella.
ed è vero, le pizzerie erano rare e solo al taglio. da quì la più vicina e famosa era nella città ducale. a noi bambini ci arrivava a casa ben avvolta nella cartapaglia, dopo 15min di "postale", come regalo del nonno di ritorno dalla città. ricordi e profumi impressi nella memoria. il locale esiste ancora e due anni fa ho tentato un tuffo nei ricordi. e lo stomaco ha preso fuoco: pomodoro acido, olio (motore?)a fiumi.
niente da fare: continuiamo anche noi a dargli di forno a legna e il risultato è davvero eccellente. io però sono solo addetta alla cottura, quindi non in grado di confrontarmi sulle ricette!
(però mostrerò il tuo post "a chi di dovere"!)

Gloria ha detto...

Io non ce l'ho fatta a seguirti nei procedimenti, mi sono persa prima...
Diciamo che questo post mi ha fatto prendere consapevolezza di:
1. quanto è casuale il mio procedimento di preparazione della pizza, e altrettanto casuale il fatto che spesso venga buona davvero!
2. del fatto che... voglio il forno a legna!!

Loste ha detto...

Quindi gli somiglia @Vale ! Non ho mai visto quelle di Adriano ma l'impasto è quello ;)

Mulino Marino per la rimacinata per una pagnotta di pane come dio comanda @Gambetto

Grazie @Fragoliva :)

Eh si @Annamaria su certe cose non demordo. Forse per il forno a legna è meglio un "diretto" che la biga.

:D :D mi piacciono i tuoi commenti @Silvia ... mi piacciono

La Catarì era buona quando eravamo bambini @Luna oggi chiaramente ci fa(rebbe) schifo. Mi conforta che anche tu non ricordi le pizzerie, per un attimo ho pensato di fare la figura del solito "sfigato". Fai leggere e fammi sapere.

I procedimenti sono volutamente complessi @Gloria li ho pensati e testati per trovare la pizza migliore ... ora la famiglia è divisa in 3 :((( Magari non è casuale ma ti garantisco che applicando alcune regole il risultato ti lascia a bocca aperta. Io sono stato il primo a rimanere sconvolto. Passa a casa che te lo guardi ;)

Gloria ha detto...

Passerò di certo, e mi fido ciecamente di quello che dici, ma lo stesso fatico ad immaginarmi in tutti quei conteggi :) Ci dovrò lavorare ancora su!

L'acqua 'dorosa ha detto...

Commuovente!!!! Il cornicione con ripieno di ricotta mi ha dato un brivido. So come ci sei arrivato, ma non so se ci riuscirò mai io!!!! Mi toccherà passare di lì. Sai, da noi c'era una sola pizzeria al taglio, ci si passava subito dopo gli allenamenti di pallacanestro. La pizza era o rossa o bianca, ma la pizzaiola - all'avanguardia - teneva in due ciotoline carciofini sottolio e la classica giardiniera. E se lo chiedevi ti faceva una "farcita". La pizzeria c'è ancora, senza ciotoline. Un abbraccio. Carla

PS: oh, è uguale uguale a quella del maestro!!!!

Loste ha detto...

sono conteggi semplici @Gloria e poi nel forno ci ho fatto: pane, pizza in teglia, verdure in teglia, pollo, e carne e chiaramente pizza VERA !!

ecco @Carla il fatto che mi dici che è uguale a quella del "maestro" mi fa viaggiare ad un metro da terra :) miiiii che soddisfazione !!!!

Anonimo ha detto...

Che spettacolo!!!

Zia Tati ha detto...

Sono senza parole. Indecisa se scoraggiarmi e buttare tutte le teglie da pizza che ho usato finora oppure avventurarmi accompagnata da un dizionario per "tradurre" le sequenze delle varie tipologie! Più leggo e più capisco che "in giro" ci danno da mangiare un sacco di schifezze...come si fa a mangiare sempre in casa?

il forno di Massimo ha detto...

Sono lusingato di essere citato in una delle tue opere culinarie.Secondo me,con questo post vui vedere che farai irritare tutti quelli che dicono e non dicono tutto sulla pizza;guagliò.ciao Max

Loste ha detto...

@le rocher ... bello eh ?!

no che te scoraggi @Tati e non buttare niente ... allora io mi dovevo impiccare :)) segui i links

grande @Max ma sai che ci ho pensato :)) però se si ha paura di condividere il sapere non si cresce mai ;) sto tornando on il carico di termometri da forno :D

Ciao Chow Linda ha detto...

stupenda queste pizze. Come mi piacerebbe avere un forno al legno qui a New Jersey - o almeno un assaggio della tua pizza.

Tamtam ha detto...

non ti abbandonerò più, ci sono delle cose che mi fanno impazzire qui dentro...intanto questa pizza meravigliosa, e quella con i fichi? da svenire...un saluto da una blogger golosissima di lievitati...

Tamtam ha detto...

Ssul forno a legna hai certamente ragione, ma io abitanto nel centro di Roma non posso certamente comrpare un forno a legna, ma devo poter fare la pizza buona allo stesso modo, il forno è importante eccome, ma con una farina mulino Marino, io la uso per tutto, un impasto come si deve...qualcosa di buono si può tirare fuori, anche perché a me la pizza delle pizzerie non piace, preferisco una mediocre di casa, piuttosto che la pizzeria...scusa le mie chiacchiere....ciao

TricTric ha detto...

Lo vorremmo anche noi il forno a legna!!!!!

Giulia Pignatelli ha detto...

Ehhh... si, se la ricetta è buona, la differenza la fa proprio il forno a legna ;) Bellissima la tua, per non parlare del forno!

Loste ha detto...

be @Linda secondo me non è impossibile questo forno è concepito per stare in terrazza

ciao @TamTam piacere di averti trovata :)nessun problema per le chiacchiere

:) e ti credo @trictric

grazie @Giulia

bizkit ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Loste ha detto...

Al commentatore che "stranamente" ha cancellato il suo commento: il forno si compra " QUI " saluti

silvia.moglie ha detto...

per favore, te lo chiedo con la bava alla bocca...scrvi un altro post. dai...fai il bravo...

Loste ha detto...

Porca miseria se me lo chiedi così @Silvia mi fai sentire in colpa. E' un momento strano di quelli in cui hai tante cose a cui pensare, tante altre da fare. e la voglia, ché il tempo non c'entra nulla, che fugge e non torna: manca. E il blog sta lì ad aspettarmi, ogni tanto lo vedo con la coda dell'occhio, sperando che mi ricordi di lui, che c'è ... Se me lo chiedi così !

aquasale ha detto...

Fantastiche foto, e bellissima condivisione, sento il profumo e immagino la consistenza.

Però t'e llaggia dic' si dice jamme ja...

Fabiana Del Nero ha detto...

In Liguria mangiare una pizza buona è un affare improbo, forse me ne viene in mente una che potrebbe meritare il viaggio....diciamo che compensiamo con la focaccia, quella è nella storia della nostra terra!
Non ho capito bene come hai "costruito" la pizza 1/3 calzone e 2/3 margherita, probabilmente perchè è per me una sorprendente novità!
Un post buono in ogni senso.

Un saluto,
Fabi

LA LUNA NERA ha detto...

impastato, steso con mattarello, messa nel testo, coperto e lasciato a temperatura ambiente (pieno agosto, però) per più di 24 ore: eccellente!
pensavo che il tuo forne fosse come il nostro (http://fontanaforni.com/prodotti/forni/linea-platino/gusto), invece il tuo è addirittura portatile!

Mi unisco a Silvia: non farti pregare oltre, qua stiamo andando in astinenza. non è bello. no, no.

(lo stress da fine estate non ha risparmiato nessuno, ma in compagnia, seppur virtuale, un pochino lo si può alleggerire)

Loste ha detto...

Ah vabbuò @acquasale :)

ho piegato un terzo della pizza riempiendolo di prosciutto mozzarella e funghi @Fabiana

Credo che il tuo forno sia "indiretto" @Luna nera cioè il cibo si cuoce in una camera dove il calore passa provenendo da un'altra camera, di combustione appunto, separata. Aldilà della trasportabilità, la vera differenza (sempre che non mi sbagli, ma non credo) è questa. Il mio forno ha una sola camera per il fuoco e per il cibo, unico modo per avere una pizza tipo "napoletana" vera !

LA LUNA NERA ha detto...

infatti. però ti garantisco che anche in "camere separate" il risultato non è niente male, magari un pò meno napoletana e un pò più marchigiana, ma mia madre riceve applausi da tutto il circondario e oltre da più di 20 anni. Mi divertirei molto a sentirvi disquisire su impasti e lievitazioni: tu con bilancino di precisione e termometro, lei...rigorosamente "a occhio"!
In ogni caso, il buon cibo avvicina e "livella" (come diceva Totò) più di qualunque altra cosa: è anche per questo che dobbiamo mantenere vive le nostre tradizioni e trasmetterle ai giovani.

Loste ha detto...

Sono sicuro che la pizza che esce dal forno di tua mamma è da urlo @Luna :) la mia era solo una puntualizzazione per farti capire la differenza tra i due forni. Io "sfrutto" sempre il sapere delle vecchie generazioni, è da lì che viene il "know-how" poi ci metto del mio ... sempre ! :)

Riso mandorlino ha detto...

Ciao Loste, complimenti per la pizza, è bellissima e con una fattura fantastica! Mi hanno molto incuriosita le preparazioni diversificate e appena ho un sabato libero una la provo sicuro, mi piacerebbe migliorare nel saper fare e trattare l'impasto.
Per quanto riguarda il forno a legna è un sogno anche qui a casa mia, e, per mancanza di spazio, mi sa che per ora resterà tale. Ti ho scritto qualche tempo fa perchè apprezzo molto il tuo blog così denso di tradizione e sincera umanità, lo lessi tutto e, dopo questo post, rinnovo i complimenti!!=)grazie, un saluto Lys

Loste ha detto...

Grazie @Lys per i complimenti. sugli impasti ti dico solo che bisogna lavorarci e poi lavorarci e quando hai finito di lavorarci ricominci a lavorarci. Io ogni volta che ne faccio uno scopro cose nuove annoto differenze, effetti dovuti alla temperatura alla sequenza degli ingredienti ... Caspita ma davvero lo hai letto tutto ? :)

Riso mandorlino ha detto...

Veramente sì, era la pausa relax durante un periodo di lavoro piuttosto pesante, certo ci sono voluti un bel po' di giorni..=) Spero proprio di riuscire a trovare un giornata di calma a breve per provare a fare la pizza per bene, seguendo una tra le tre ricette,...grazie per il consiglio, mi segnerò tutto così le volte successive potrò osservare con più sicurezza le differenze, scripta manent!!=) un saluto Lys

Anonimo ha detto...

...a volte, passando per di quà, mi capita di chiedermi "ma questo benedetto uomo, vabbè che oramai sta al forno a legna come il paguro sta all'anemone, ma la scriverà prima o poi una ricettina adeguata che da queste parti l'inverno sta alle porte?"
...altre volte, passando per di qua, mi capita di chiedermi "che effetto mi avrebbe fatto maturare in 40 ore a temperatura ambiente, io che c'ho messo 40 anni a maturare? ...avrei un centro più sottile e un cornicione enorme?!" :-) bye, Augustina

LA LUNA NERA ha detto...

basta fare il divo, farti desiderare, farci sbavare per un tuo nuovo post!
ormai, con la bava, ti abbiamo fatto un tappeto chè dovrai diventare lumaca per attraversarlo.
e poi, lo sai che l'attesa moltiplica le aspettative...

Loste ha detto...

Eh lo so !! è per questo che ho sempre più terrore a tornare :D

Anonimo ha detto...

MI MANCHI
QUANDO TORNI A SCRIVERE?

M

Iaia ha detto...

Carissimo Marco, sicuro tutto bene?

Loste ha detto...

Tutto bene ! Tutto bene ! ... sto solo pensando. Che scrivere poi è la parte più semplice. Quella difficile e pensare a cosa scrivere. :)

Anonimo ha detto...

non si può perdere la preziosità dei sapori con cui hai servito a tutti noi piatti di sprazzi vitali persi nel tempo........ti aspettiamo......

chez munìta ha detto...

mi inchino.

valuzza

Estrema Riluttanza ha detto...

ma insomma!

silvia.moglie ha detto...

se lui si dimette...tu torni a scrivere? anche qui...va bene anche qui...

Loste ha detto...

Se lui si dimette io faccio tre mesi di consultazioni e poi varo un nuovo blog :D

Ti manco così tanto ?! :)

Anonimo ha detto...

che acquolina in bocca!!! sembra deliziosa questa pizza!! wow...un piccolo suggerimento per tutti, amanti di cucina e vino..santa cristina ha indetto un concorso e si vince un iPad2, dateci un occhio se vi capita www.santacristina1946.it/stappaescatta ! Saluti e Baci, Adele

Loste ha detto...

MA si dai compriamoci una bella bottiglia di vino magari un uvaggio 60% Sangiovese, 40% di Cabernet, Merlot and Syrah che senza il 60% di Sangiovese l'IGT Toscana non te la danno, e poi mettici anche i "vitigniputtana" Merlot, Cabernet, e Syrah che tanto bene fanno al cliente che di vino capisce una rava, imparata in due ore di corso di degustazione nel bar sotto casa a bicchieri di californiani e di cileni che fanno tanto eppiaur. E poi ?! Ooooohhhh un aipaddue !?!?!? meraviglia delle meraviglie .... uno !!! Estiqatssi ... Prego !

LA LUNA NERA ha detto...

sei un portento!
@ 12.11 E allora...procedi con le consultazioni, come promesso o ti sei eclissato nella nebbia autunnale?
noi, pazienti e fiduciose, attendiamo la sortita.

Anonimo ha detto...

Buon San Nicolao, caro Loste.
Passavo di qua regolarmente, incantata dai tuoi racconti e dai tuoi suggerimenti di cucina.
Un caro saluto e auguri per le prossime festività.
Lucia

Anonimo ha detto...

Aho !!!!!!!!! ma voi ricomincià ..........

Cico

Anonimo ha detto...

arriva Natale, ma quando ritorni?

Estrema Riluttanza ha detto...

oddio leggendo questo articolo (http://www.scattidigusto.it/2011/11/03/lezioni-di-pizza-10-cose-da-sapere-per-farla-a-casa) e guardando il tuo ultimo post, comincio a fare delle nuove supposizioni sulla tua scomparsa dal blog... (vedi ad esempio il punto 10!) :-)

Daphne ha detto...

OH MAM-MA MIA :O
Dopo tanto tempo ho ritrovato il link del tuo blog e come sempre sono rimasta stupefatta.
Offri anche il servizio a domicilio?
O_o'''
CHE BUONAAAAAAAAAAAAAAAA!!!
E credimi, NON è una frase di circostanza -__-''

cessione del quinto ha detto...

Ho trovato il tuo post molto interesante e grazie della ricetta,complementi per il forno a legna beato te che te lo poi permettere ,io purttoppo abito in un condominio dove non si può fare nulla .Ottimo post.Daniela

Daphne ha detto...

E se io cho il forno a gas? :O

Lucia ha detto...

ciao Loste, ciao Marco,

ho scritto solo un paio di volte sul tuo blog e quindi forse non ti ricorderai di me. So che è importante per chi tiene un blog ricevere feedback dall'esterno, incoraggiamenti, spinte per andare avanti a scrivere, a condividere i propri penseri con altri. Così come Charlie Brown desiderava tante "chiacchere" in mezzo al campo, incitamenti dei suoi compagni di squadra, per sentirsi meno solo e responsabilizzato mentre stava in piedi sulla pedana del lanciatore. Tuttavia io sono presa da una strana timidezza quando devo commentare un blog, non mi va di farlo se non ho qualcosa di veramente importante da dire quindi spesso desisto.
Per questo, per il mio seguiti in silenzio, mi sento un po' responsabile della tua prolungata assenza e ho deciso di scriverti.
Ho seguito e seguo più o meno assiduamente vari blog di cucina e non solo; amo molto, fra le altre cose, leggere e scrivere, e posso dirti che scrivi davvero bene.
Inoltre io sono cresciuta nelle Marche, in una famiglia di origini contadine, e anche se io a tua differenza ho scelto di abitare lontano da quei luoghi apprezzo i tuoi racconti d'infanzia, perchè mi aiutano a fare i conti con il mio passato.
Non so cosa ti stia succedendo, probabilmente hai un motivo validissimo per aver smesso di scrivere sul tuo blog, io non ti conosco e non voglio essere indisceta. Voglio solo comunicarti quanto questo tuo blog sia gradito e importante per me, pensando che forse hai solo bisogno di un incoraggiamento che ti spinga a tornare.
Come una mia amica che ha abitato per anni in Norvegia e ad un certo punto ha deciso di mettere alla prova il suo collega di ufficio. Ha smesso di rivolgergli la parola e ha aspettato che lui lo facesse per primo. E' andata avanti così per quindici giorni. Lui la vedeva entrare ogni mattina, non la salutava e non le parlava. Ad un certo punto lei si è stancata e ha ricominciato a parlargli. Lui ha ripreso a salutarla come niente fosse.
Se anche tu come la mia amica stai mettendo alla prova i tuoi lettori eccoti accontentato. Per favore ritorna, ci manchi.
Lucia

Anonimo ha detto...

Lucia ha ragione, ci manchi....
anche io sono una lettrice silente
che spera di vedere presto un nuovo
post.... non farci aspettare troppo!
Letizia (affezionata e fiduciosa)

Gloria R. ha detto...

... oppure comunicaci la triste notizia: che non ti diverti più, che non ti "ispiri" più, che ti abbiamo (o che ti sei) rotto le p...e e quindi "hai chiuso" con il blog. Leggerti su facebook è divertente, ma è un'altra cosa.

Loste ha detto...

Che dire è un piacere leggere quello che mi scrivete ... Grazie :)
Per la cronaca non è successo niente di grave mi sono solo fermato, per quanto ? Non lo so onestamente :( sto cercando di immaginare un continuos a questo blog, ma non so dirvi se riprenderò a scrivere domani tra, un mese o mai. No @Gloria non mi avete (chi mi legge almeno) e non mi sono rotto, e no non scriverò mai "questo blog ha chiuso" il blog è aperto ma non "aggiornatisimo" :) ... Vi voglio bene !

Anonimo ha detto...

meno male che hai battuto un colpo, mi chiedevo come te la stessi cavando con tutta questa neve!
io sono allo stremo, fisicamente e moralmente: vorrei un sole caldo che mi lasciasse riposare un pò.
La mia solita fantasia sfrenata...
(in realtà avevo lasciato un commento qualche settimana fa ma deve essersi perso nei meandri dell'etere. pazienza)
Ciao!
LA LUNA NERA

Anonimo ha detto...

Anche in Ticino aspettiamo tue nuove...

Un abbraccio.

C.

JAJO ha detto...

Vabbe' va, diciamo che ti sei redento :-D
Grande post (ora puoi cancellare il precedente e faremo finta di non averlo letto :-D).
Mi piace il forno e pure il vicino: stimolo o sfida che sia il risultato è una pizza (o 2, 3, 4, 5...) meravigliosa !!!
Complimenti !!!

Anonimo ha detto...

anche io, occhio silentissimo, aspetto con ansia il tuo ritorno :-)
ciao
raffaella

Anonimo ha detto...

...mi associo a tutti gli altri: ritorna..ti aspettiamo!
Mariangela.

Anonimo ha detto...

Se non ci è dato di sapere, che almeno ci sia dato di immaginare: impasti di pizza (vedi che mi ricordo!) di Pasqua che spandono profumi inebrianti per tutto il vicinato; la mente che progetta esperimenti che le mani poi realizzeranno; una cucina-laboratorio in fervente attività, come solo quella di un Oste perfetto può essere. Perchè il pranzo di Pasqua sembra lontano, ma non lo è mica poi tanto!
E allora, caro Oste latitante, buoni impasti e Buona Pasqua!
LA LUNA NERA

Gloricetta ha detto...

Che lusso! Una pizza davvero da leccarsi i baffi! Anch'io ricordo la pizza Catarì. Ma chissa perchè le nostre madri, che sono cresciute aiutando le loro madri nell' infornare pane casalingo, si sono lasciate ammaliare da una pizza in scatola. Misteri della persuasione occulta! In ogni caso questa tua pizza è magnifica!

Gloria Riganti ha detto...

Gloricetta, è una domanda che mi sono posta anch'io. Qui al nord la cultura del pane fatto in casa, è stata quasi totalmente abbandonata negli anni '60, quelli in cui il benessere si faceva strada,in cui le famiglie si trasferivano nelle città, abbandonando gli usi e le tradizioni impossibili da mantenere nel nuovo contesto abitativo. Il pane non si è fatto più. Noi eravamo in 5 con un consumo giornaliero vicino al chilo, e il pane era un alimento fondamentale. La produzione casalinga giornaliera, con le dimensioni dei forni di allora che funzionavano a gas, con l'omino che ti portava le bombole a casa perchè l'automobile non era così diffusa, costava di più rispetto alla consegna a domicilio che faceva il fornaio. Inoltre la pizza non era concepita come alimento "consueto" (nella nostra cultura anche quella contadina, non si facevano le conserve di pomodoro), ma più come occasione di festa, in quanto la si consumava in pizzeria, anche se molto raramente. La Catarì che ricordo proposta successivamente nelle due versioni morbida o croccante, credo sia stato un prodotto di transizione, in qualche modo un precursore del surgelato, anche se non così veloce ma sempre disponibile in dispensa con tutti gli ingredienti necessari, e non richiedeva la maestria della panificazione (che non si ricordava più), e rimaneva comunque un momento di festa. O almeno noi ragazzi la vivevamo così. Però questa e solo la mia teoria....

Daphne ha detto...

DAAAIIIIIII QUANDO TORNIIIII!!!!! Oppure ci inviti a provare il tuo forno a legna :|

silvia.moglie ha detto...

son venuta a piangere anche qui.
il forno a legna ti ha portato via.
pinocchio

Loste ha detto...

tu sei un mito @Silvia ;)

silvia.moglie ha detto...

no tesor ti sbagli, ormai il mito sei tu. ho anche sognato di averti incontrato una volta.

Loste ha detto...

Pensa anche io ho sognato di incontrarti: mangiavamo scorzette di arance candite ricoperte di cioccolato, dopo un risotto al radicchio.

iomilanese ha detto...

resisti, ti prego! al 10n luglio 2012 manca poco e poi brindiamo!

iomilanese ha detto...

10n= 18 luglio. scusa

Apicio ha detto...

Beato te che hai il forno a legna ! questo tuo post mi ha riportato anche alla mia di infanzia. All'epoca stavo in campagna e mia zia nel suo forno faceva il pane ogni settimana, poi a seguire infornava le pizze. Che buone quelle pizze ! comunque complimenti per il blog, è interessante ciò che scrivi. Torna a loquare.

Ciao

Loste ha detto...

Brindiamo a cosa? @iomilanese :)

Eh caro @Apicio è dura !

LA LUNA NERA ha detto...

Questi post http://traditzucc.blogspot.com.es/2012/07/i-sofficini-findus-fatti-in-casa-un.html nostalgici mi fanno pensare a te, che anche tu, di nostalgie culinarie e non, la sai lunga!
Vedi, mi tocca cercarti dove non ci sei per consolarmi. Sentiti pure in colpa per aver seminato orfani di blog in giro per l'etere.
Anche se, noi siamo speranzose che come succedeva in Beautiful, ogni tanto qualcuno risorga e tutti vissero felici e contenti.
(e pensare che io, certe sviolinate, non le ho mai fatte a nessuno, nemmeno quando avrei potuto guadagnarci molto di più di un bel post! come si cambia...)

franci e vale ha detto...

Ma stasera che succede??mi sono letta post e commenti come fossero una chiacchierata in diretta botta e risposta....solo alla fine mi sono accorta che sono passati mesi......anzi un anno!!!...che stordita!! ....è che sono stata ammaliata dalla pizza, ed ora quasi mi vergogno della mia, anche se veniva sempre da Paoletta.....certo però con il forno a legna giochi "sporco"...:-)
...mi aggiungo a quelli che ti aspettano.......ciao, franci

erika ha detto...

Quanto mi manca questo blog...

Sara B ha detto...

anche a me

Unknown ha detto...

Felice di averti incrociato, meno felice di vedere un blog fermo al 2011. Peccato, avrei molto da imparare. Intanto, una per volta, provero' le tue pizza. Ben trovato.

elisabetta pendola ha detto...

caspita, ha un aspetto che ha del sublime!

Foodlookers ha detto...

Auguri per il blog! bellissimo!
Ciao tanti complimenti per il blog, è molto bello!

Vogliamo invitarti a conoscere un nuovo modo di divulgare, condividere e cercare ricette on line. Viaggia fra le più belle immagini food italiane, in un portale da mangiare con gli occhi...

Abbiamo centinaia di foodbloggers fra i nostri utenti, il tuo blog è molto bello e potrebbe far parte del nostro socialfood!

Visita adesso http://www.foodlookers.it

Lo staff Foodlookers

Gloria ha detto...

Che ce posso fà... ogni tanto vago qua e là fra i tuoi racconti e ancora mi diverto, ancora mi commuovo....e penso che è un vero peccato non leggerti più. Sicuramente ci sarà un'ottima ragione ma, una volta all'anno, lasciami "passare" e sperare. Ciao Marco.

Anonimo ha detto...

Mi piaceva leggere i racconti di questo blog, accattivanti... e mi rattrista tornarci e rileggere la data dell'ultimo post.... :'
Anonima1000

lapiubelladitutte ha detto...

Sinceramente io piu' che la ricetta vorrei direttamente la PIZZA, una qualsiasi andrebbe bene per me! :-)

maia @ sac à poche ha detto...

sono arrivata qua per caso e mi sto leggendo divertita i tuoi splendidi post!

tornerò presto a trovarti

ciao

maia

Loste ha detto...

torna ti aspetto !

Ristoranti a Cracovia ha detto...

Grande post, devo provare!
La cucina è anche la mia passione nei tuoi articoli si può anche vedere! Saluti

Anonimo ha detto...

Mi sei venuto in mente stamattina, nel dormiveglia... e così sono passata da qui. Sarebbe bello che tornassi ad aprire le finestre di questa "casa"...
Sabina

cooksappe ha detto...

ma che fame!

Unknown ha detto...

Me dio grandes membrillos, y la receta que yo no soy feliz, me siento muy en juego! gracias de antemano
Abordo un buena receta que ya ocupó un sitio como este
recette patisserie
recette quiche lorraine
recette couscous
Couscous recipe
Recette Thermomix
Recette cookies
Recette crepe
gateau au yaourt
Recette moelleux au chocolat
Dessert rapide
Recette tiramisu
Recette paella
Recette punch
Recette pancakes
Recette crumble
recette creme anglaise

Coltelli da Cucina ha detto...

Solo la foto mi ha fatto voglia di mangiare la pizza. Volevo proprio mettere un forno a legna sotto il portico a casa.

Roberta ha detto...

Mi è tornato in mente il tuo blog, dopo un periodo di lontananza dalla rete e dalla cucina... mi è dispiaciuto vedere che non è aggiornato da tanto, ma avrai le tue buone ragioni. Nel frattempo, faccio un giro rievocativo, perchè mi piacevano moltissimo le tue foto ed il tuo modo di raccontare. A presto, spero!