11 ottobre 2010

Ho adottato una ricetta

Mmmh
Ha la l'espressione del viso pensierosa, di chi sta per emettere il giudizio di un esame. Per una volta, in queste occasioni, è lui a dare il voto e non a prenderlo. Un secondo pezzo di carne sparisce in bocca, le mandibole si mettono al lavoro senza troppo sforzo, gli occhi sul piatto in segno di profonda riflessione. Allunga una mano verso il bicchiere di vino. I riflessi granati del Lagrein brillano al sole caldo di questa domenica di un autunno che non arriva. Il collo teso nel gesto del bere, il sorso di vino che si infila in gola, forse un filo troppo velocemente. Schiocca la lingua soddisfatto, mi guarda, lo sento dire che nella salsa c'è il limone e poi un qualcosa di dolce che non capisco. Lascia la frase tra l'interrogativo e l'affermazione.

Ci penso, magari lui da il giudizio, ma io mi tengo l'ingrediente. Lo guardo. Allora? Sembra volermi dire. Ma si va te lo dico ma ti faccio soffrire. Gira gli occhi in un gesto di insofferenza superiore, che nasconde una curiosità da morsi, però al tavolo 'stavolta. Prugne! tolgo i dubbi. Mi guarda meravigliato un sorriso di compiacimento, che fa sparire un'altro pezzo di carne in bocca, stavolta lo assapora soddisfatto e beato. Bono! Ma perché le prugne?

E adesso che ti dico, che sono un rompicoglioni e che tre anni fa rompevo le palle a chi buttava i soldi pubblici per raccontare cazzate tipo l'arrosto alle prugne? Tutto documentato qui. O che non contento ci ritornavo pentendomi per l'arrosto alle prugne, ma sproloquiando contro l'ignoranza e la stupidità sempre qui. Che vuoi che ti dica che anche adesso nello stesso sito confondono "pesarese" con "pescarese", ma che non me va più di romper(mi) le palle. E che magari uno strafalcione di questo tipo è un male d'augurarsi, rispetto alle vagonate di letame che ti tocca vedere. E' che son stanco. Son stanco di sentir cazzate, di leggerle e di doverle sopportare. Son proprio stufo.
Allora sai che c'è, oggi ti ho cucinato un piatto tipico dell Marche:

L'arrosto di vitello alle prugne



Ho preso un pezzo di vitello, per l'esattezza la parte delle costolette che ho disossato, (ma potete anche non disossare). Ho chiuso il tutto in una rete. In una casseruola ho messo olio evo e una noce di burro (40 gr), e 4 fette di pancetta fresca, vi ho tuffato una cipolla a pezzi grossolani tre carotine, uno spicchio di aglio, rosmarino, santoreggia e una foglia di alloro.

Ho messo il pezzo di carne (due per me) a rosolare a fuoco vivo ben bene. Ho lasciato che la carne prendesse quel bel colore bruno girando più e più volte e poi ho sfumato con un paio di bicchieri di Tocai ... oopsss di Friuliano doc. Ho tolto ed eliminato la pancetta. Lasciato sfumare per qualche minuto, tappato con un coperchio a buona tenuta e infornato per 45 minuti a 145°. Dopo questo tempo ho aggiunto all'arrosto la buccia di mezzo limone e quella di un mandarino, lasciandole intere per recuperarle poi. Ho aggiunto quattro belle prugne (le mie erano grandi quasi quanto una pesca) fatte a pezzi grossolani e rimesso in forno alla stessa temperatura per altri 45 minuti.

Ho tolto dal forno eliminato la foglia di alloro, e le bucce degli agrumi, ho passato la salsa con un frullatore ad immersione, affettato l'arrosto e servito caldo accompagnato da degli involtini di sformatino di patate e con la prugna nature.



Tanto con tutte le balle che ci sono in giro, una più, una meno !!! (sulla regionalità del piatto intendo)

9 commenti:

luby ha detto...

balle o non balle io intanto lo preparo per il mio quasi marito :)

Loste ha detto...

Bene @luby fammi sapere se il tuo quasi marito apprezza. Intanto qui sembra di essere in un salottino da té per un tétè à tétè :)

Anonimo ha detto...

Dai Oste non mollare ! Dopo aver sdoganato il maiale con le prugne (ricetta che prima o poi provero' per Fabrizio cultore della ciccia) torna a rompere le balle ..se non vai tu a scovare tutte queste inesattezze e nefandezze sulle nostre care Marche chi mai lo fara'? Fallo per l'amore che portiamo a questa terra ed alle sue tradizioni..e poi perche rompi.......i sei piu' simpatico!Ciao Claudia

Gambetto ha detto...

Che tu le rompa o meno le balle...la puzza di certo marciume sempre arriva. Stare "spento" a volta aiuta e quindi non aggiungo altro, solo ringraziarti per la condivisione di questa ricetta che può vantarsi del fregio IGP dove il geografico per me non va oltre le mura di casa tua il che è davvero una garanzia per me :PP eheheheheheh

silvia ha detto...

a me i rompicoglioni piacciono assai. se poi fanno dei piatti belli così. con gli involtini che me lo sono chiesto subito di cosa. provai tempo di un tempo il maiale alle prugne. non ti riferisco i commenti della metà. più che altro per la durezza del maiale. rimane tenero il vitello? sicuro! mi basta chiedere vitello da cotoletta?

Loste ha detto...

La parte delle Costolette rimane tenera si @Silvia, per il maiale dovevi usare il capocollo avevi sicuramente morbidezza. Famme saper ! :))

silvia ha detto...

vado dal macellaio :)

CarlottaD ha detto...

Ti seguirò oste della malora, specie se passi per la Marca Trevigiana.
Chè, sappilo, quanto a spaccaballs, io non son seconda a nessuno!.

Loste ha detto...

Fammi sapere @Silvia sono curioso :)

Io nella Marca Trevigiana non ci passo @CarlottaD io nella Marca Trevigiana ci vivo !!! :D