22 giugno 2009

C'è del buono in Danimarca ...











Il secondo atto di questa "non tragedia" tra un paio di giorni ...

14 commenti:

Fra ha detto...

che voglia di partire....il cielo danese è incredibilmente tridimensionale, una luce splendida
Un abbraccio
fra

Virò ha detto...

Guarda, non serve aggiungere altro: si percepiscono perfettamnte le emozioni del viaggio.

Oltre che con le parole ce la caviamo bene anche con le immagini, eh?

Babs ha detto...

....diceva il principe amleto....
o sbaglio? ciao :-) foto meravigliose!

Loste ha detto...

si molto tridimensionale @Fra

Bé quello che devo aggiungere merita di essere aggiunto @Virò ... magari il viaggio poi vien voglia di farlo ... dici ? ;)

In effetti lo diceva tale Marcello l'ufficiale che accompagnava Bernardo ed Orazio... nell'Amleto questo si @Babs ... solo che loro ci trovavano del "marcio" :)

losmilzo ha detto...

...e pensare che ti facevo spalmato di crema abbronzante e impanato di sabbia a dovere in qualche remota spiaggia Cubana, o nel bel mezzo della movida gossippara di Portocervo, o infine,latitante in qualche isola dove detieni società offshore!!!
Un saltino a Christiania da vecchio freak almeno lo hai fatto?

Mariù ha detto...

Oh mamma, che bellezza! Torna, torna con la secondo puntata!
m.

acquaviva ha detto...

Il mio ricordo della Danimarca ha a che fare con finestre senza tende in cui spiare la vita degli oggetti sul davanzale, con negozietti di smorrebrod da rubare gli occhi, con la naturalezza di un quotidiano multietnico, e con fantastici musei dove le famiglie portano i bambini a giocare con l'arte ed a far merenda sul prato... Nelle tue foto c'è quasi tutto!

Virò ha detto...

@acquaviva: in che senso "spiare la vita degli oggetti sul davanzale"?

Loste ha detto...

Credo che Acquaviva si riferisca alla quinta foto @Virò ... quella della finestra con il cavallino. In effetti sembra che i Danesi (o magari anche altri nordici) amino mettere sui davanzali delle finestre gli oggetti di casa: sopramobili, bottigline e altre cose... io per esempio metto civette :)

acquaviva ha detto...

@ Virò: passeggiare per un paesino danese ti permette di guardare dentro le finestre delle abitazioni, nude ed aperte sulla strada come vetrine. Da filtro agli sguardi non fanno le tende (che, appunto, non ci sono) ma tutta una serie di oggetti esposti in bella mostra, a volte semplicemente sul davanzale ma spesso anche su mensoline trasparenti che attraversano in larghezza la finestra. Spesso sono bottigline o candele, ma a volte anche proprio oggetti che raccontano la vita personale di chi vive dietro quei vetri.
Ogni tanto, specie all'inizio, mi prendeva la tentazione di lasciar penetrare lo sguardo oltre questo velo di cose per rubare le atmosfere più intime di quelle stanze, con arredi, colori e luci tanto differenti dai nostri, ma poi il buon vecchio senso di colpa prevaleva e rinunciavo a sbirciare... "quasi sempre"!

Morrigan ha detto...

Capperi Loste, belle foto e bei posti. Attendo resoconto e seconda parte! Grazie in danese?

Loste ha detto...

Tak... @Morrigan ;)

Anonimo ha detto...

Caro Loste, seguo il tuo blog da diverso tempo, ci sono arrivata cercando su google qualcosa su di un agriturismo in Ticino... io in Ticino ci sono nata e ci vivo. Ho già pensato tante volte di scriverti per dirti che il tuo blog è veramente speciale, poetico, profondo... e gustoso. Chissà perché non l'ho mai fatto. Ora però presenti la Danimarca... abbiamo in mente di visitarla... Grazie!

Loste ha detto...

Cara Anonima, un nome no ? :)
Io in Ticino ho vissuto e adoro il tuo paese in maniera profonda ;)
Bé se andate in Danimarca non perderti il prossimo post... Paese bellissimo !!