Aperto per ferie
Alla radio una voce maschile, cristallina e dal tono lievemente eccitato e soddisfatto, spiega che in questa giornata di mega-esodo agostano, tutti i problemi sono stati superati e che il traffico ora in questo tardo pomeriggio, su tutta le rete stradale di competenza, è regolare e scorrevole. La famigliola che mi sta a fianco, oramai da quasi un'ora, in un lento gioco a superarsi e a risuperarsi, passeggia tra le auto, la mamma tiene per mano i due bimbi, il padre in canottiera al volante fuma l'ennesima sigaretta. Ho sempre dubitato delle informazioni sul traffico, ma di più in occasione dei grandi spostamenti vacanzieri, lì il livello di dissociazione, del centro informativo, dalla realtà è, quasi schizofrenico, roba da prendere a martellate la radio. C’è stato un tempo che fermo in coda, chiamavo il servizio infotraffic, quando ancora c’era un operatore a rispondere e, quando mi sentivo dire che dove ero io la coda non c’era mi incazzavo pure. Ora la segreteria ti chiede se vuoi il nordovest, il nordest il centro il sud, e ogni volta mi dimentico che Marche ed Emilia per loro sono nordest. Alla mia sinistra il rombo di un’auto sportiva di grossa cilindrata mi fa voltare, una Porche argentata mi affianca, quella coda è scivolata in avanti di due auto, e così sono passato dai ragazzi spensierati a finestrini aperti e stereo a palla, ad una coppia strafiga tutta impostata e rombante, nel loro asettico mondo di finestrini serrati e condizionatore a palla. Lui parla al telefonino la mano sinistra incollata all’orecchio e la destra in basso oltre il cambio probabilmente a toccare la gamba nuda di Lei, che mi fissa da dietro i suoi occhiali dolceegabbana con una smorfia tra l’ostile e il rassegnato. Che cosa ci fai con un’auto da duecentotrenta all’ora in coda sotto al sole? A parte portare in giro la tua superbia. Un colpo di clacson mi scuote dal mio pensare, davanti a me ci sono almeno duecento metri di autostrada libera, pigio sull’acceleratore e con un balzo in avanti evito alla Porche di guadagnare quel vuoto assoluto. Mentre schizzo via vedo la capigliatura nerissima della strafiga dolcegabbana piegarsi in avanti fin quasi al cruscotto, abbrivio naturale di un corpo, alla frenata, a cui ho costretto il suo uomo. Sorrido soddisfatto mentre mi rimetto in attesa dietro ad un enorme motore mercury da sessanta cavalli, appoggiato ad un gommone a cui probabilmente ne bastavano cinquanta di meno, ma vuoi mettere l’ebrezza della velocità !
Viaggiare. Se penso al mio senso del viaggio, dovrei accostare l’auto in una piazzola e sparire in mezzo a quel campo di granturco, per sempre per tutta la vita. E invece no, eccomi qui nell’esodo vacanziero sperando di ritornare a casa, dopo una settimana di lavoro, non più tardi di mezzanotte.
Ritornare, ritorno. Per me il viaggio è tutto lì, in un concetto assurdo di partire per poter ritornare. Andarsene per tornare, in tappe lente in cui scoprire il viaggio, i viaggiatori e se stessi. Ritrovare i posti e le genti e perché no: il cibo dei luoghi.
Il mercury non si muove immobile nei trentasei gradi della coda, appoggio la testa al sedile e gli occhi mi si chiudono nel caldo riflesso del parabrezza, viaggiare in un viaggio di tappe scandite dal cibo, lo inizierei da qui dal mare della mia terra con un:
Tortino di alici e casciotta d’Urbino
Non abbiatevene a male se uso un prodotto particolare come la Casciota d'Urbino, diciamo solo, per semplificarvi la vita, che anche un'altra caciotta può andare bene, sempre che sia composta da latte misto di pecora e vaccino, sia di fresca stagionatura almeno 20-30 giorni e sia buona. Prendete delle forme monoporzione da forno, oliatele e adagiate nel fondo un paio di pomodorini, per ciascuna forma, privateli di gran parte dei semi e della buccia, salate e pepate. Mettete un paio di foglie di basilico, e una cucchiata di pane secco grattugiato. Ora disponete un paio di strati di alici freschissime e deliscate, un pizzico di sale, una generosa fetta di casciotta. Aggiungete ancora alici, pane grattato e per finire un'altro paio di pomodorini salati e pepati e relativo basilico. Passate al forno con funzione grill per 15 minuti e poi servite con un filo d'olio e un trito di olive marchigiane.
Viaggiare. Se penso al mio senso del viaggio, dovrei accostare l’auto in una piazzola e sparire in mezzo a quel campo di granturco, per sempre per tutta la vita. E invece no, eccomi qui nell’esodo vacanziero sperando di ritornare a casa, dopo una settimana di lavoro, non più tardi di mezzanotte.
Ritornare, ritorno. Per me il viaggio è tutto lì, in un concetto assurdo di partire per poter ritornare. Andarsene per tornare, in tappe lente in cui scoprire il viaggio, i viaggiatori e se stessi. Ritrovare i posti e le genti e perché no: il cibo dei luoghi.
Il mercury non si muove immobile nei trentasei gradi della coda, appoggio la testa al sedile e gli occhi mi si chiudono nel caldo riflesso del parabrezza, viaggiare in un viaggio di tappe scandite dal cibo, lo inizierei da qui dal mare della mia terra con un:
Tortino di alici e casciotta d’Urbino
Non abbiatevene a male se uso un prodotto particolare come la Casciota d'Urbino, diciamo solo, per semplificarvi la vita, che anche un'altra caciotta può andare bene, sempre che sia composta da latte misto di pecora e vaccino, sia di fresca stagionatura almeno 20-30 giorni e sia buona. Prendete delle forme monoporzione da forno, oliatele e adagiate nel fondo un paio di pomodorini, per ciascuna forma, privateli di gran parte dei semi e della buccia, salate e pepate. Mettete un paio di foglie di basilico, e una cucchiata di pane secco grattugiato. Ora disponete un paio di strati di alici freschissime e deliscate, un pizzico di sale, una generosa fetta di casciotta. Aggiungete ancora alici, pane grattato e per finire un'altro paio di pomodorini salati e pepati e relativo basilico. Passate al forno con funzione grill per 15 minuti e poi servite con un filo d'olio e un trito di olive marchigiane.
12 commenti:
Per me,il viaggio,è quella lucidà curiosità che da bambino mi portava a stare per ore,senza accenni di sonno,con il naso spalmato al finestrino della 131 cartazucchero di babbo-Santino;fuori il nuovo mondo,che di solito iniziava al casello di Fano;moderne "colonne di Ercole",poi la pianura fattasi partito con il passare del tempo e infine la grandissima gioia nel fermarsi in quello che era per me l'arrivo...l'autogrill!!! Il paese dei balocchi. Caro migrante dell'A-14,ancora oggi pur se avanzato alla guida,osservo il tutto che mi si fa incontro e come un pirata,assalto all'arrenbaggio gli abitacoli di corsie diverse, attraverso lunotti e finestrini .....per la stessa ragione del viaggio,viaggiare.
Caro il mio Smilzo, ricordo un depliant dell'Agip degli anni '60, ho chiara nella memoria una foto, il cielo tra tramonto e notte, le luci di un "moderno autogrill completo di ogni comfort per il viaggiatore", una famigliola che di spalle si incammina e che nel mio immaginario eravamo noi che tornavamo da uno dei viaggi tra trentino, valdaosta e marche per trovare i miei nonni.
Vedo che il digiuno di rete ha creato un sindrome da astinenza. Bene :)
Loste
La mia astinenza era forzata dalla mancanza di rete non per ferie ma per fulmine. In ritardo ti avevo già scritto sul post-autoritratto precedente. CIAO
mentre voi viaggiate io mi scopiazzo senza alcun pudore questa prelibatezza
cla
La Casciotta di Urbino, questa sconosciuta.
Come dice Loste, pigliatene un'altra, che tanto è uguale. Sicuramente uno dei formaggi più dimenticabili del creato.
Cavoli, Urbino sarà pure bellissima, ma con tutte le cose buone delle marche, è una città di una tristezza culinaria senza pari.
Ehi, son tornato anche io, dopo 3 settimane con la linea a singhiozzo !
:)
Caro Loste, sono deluso. Ero sicuro che la tua intelligenza ti avesse portato ad una partenza intelligente... od invece tutti gli italiani sono diventati intelligenti ed hanno trasformato la partenza intelligente in una partenza idiotamente sincronizzata?
La zona emiliana, poi, brilla per la sua intelligenza: se ti alzi alle 10 per metterti in moto alle 11, tutti intelligentemente insieme, è chiaro che arrivi quassù alle 15, e non puoi pretendere che lo chef - in cucina dalle 8 - ti aspetti a braccia e fuochi aperti.
Ma di notte le autostrade le chiudono?
io invece porto in vacanza questa splendida ricettina.. che sa molto di mare! :)
Brava @Claudia, spudoratemente brava ;)
Mio caro Signor @Q, ha proprio ragione la quel formaggio è abbastanza anonimo, ma devo dire che in questa ricetta non ci stava male, sai un pecorino in purezza avrebbe ammazzato le povere alici :)
Caro @Maurizio, il problema è che io non sono ancora partito, lo faccio domani. Il problema è che oramai dall'inizio di luglio i miei rientri a casa il venerdì sera sono state tutte sfigate partenze intelligenti. E' che mentre io vado a casa dai miei figli, il resto dell'autostrada se ne va in vacaznza :( No di notte non le chiudono, ma sono percorse solo da targhe straniere, prova a fermati all'area di servizio di Dolo la notte tra domenica e lunedì, è un mondo nuovo quello che transita.
@Marjlet: si indubbiamente sa molto di mare, benvenuta !
Loste
Effettivamente gli operatori delle informazioni sul traffico vivono in un buco spazio-temporale costellato probabilmente di larghi vialoni con traffico ordinato e corsie deserte. Comunque se il risultato di fare la fila sono queste ricettine...bè dimmi quando prendi la macchina che organizzo un sit-in ;D
Un abbraccio
Fra
Nooooo Marco, da te proprio non mi sarei aspettato una sgommata da "Ritorno al futuro", novello Marty McFly hehehe Potevi avere sulla coscenza la pettinatura della mora chic :-DD
Ti sei ripreso con l'immagine poetica, tipo Kevin Kostner ne "L'uomo dei sogni", con i ricordi d'infanzia personificati che sparivano sommersi in un campo di pannocchie :-DDD
Buone vacanze, allora, qualunque sia la tua ora di partenza e la tua meta :-D
Jacopo
quando mai le info del traffico parlano della tangenziale di torino? eppure è un caos perenne... anche a fine luglio. poi non so, perchè fortunatamente non ci sono più passata.
buoni viaggi a chi li fa, io sono pendolare tra le valli alpine qui intorno...
@Fra, tu ci fai una battuta mai io nei miei viaggi di ritorno a casa il venerdì sera penso alle ricette del fine settimana :))
Non ho fatto caso se ho lasciato la sgommata fiammegiante :))
Bé @Marzia ma perché hai sentito mai qualche notizia della tangenziale di Venezia o della Modena-Brennero? Mi sta bene che Anas e Atlantia S.p.a. (le ex Autostrade) se ne fottano di ciò che non gli appartiene, ma il ministero dell'Interno che collabora al centro informazioni dovrebbe essere un pochino più nazionale :(
Divertitevi, Loste
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