08 marzo 2007

Non siamo in casa

Parlavo, tempo fa, di questa curva inflazionistica presa dai prezzi dei bordeaux 2005, con un carissimo amico cultore, conoscitore ed esteta di vino. Nel nostro disquisire e nel mio domandarmi come muoversi all'interno delle centinai di produttori di quella zona di Francia, lui colse la palla al balzo e scesi in cantina mi mise in mano una bottiglia, con preghiera di provarla e riferire con dovizia di particolari. Il vino fu stappato a casa di altro amico, in occasione di un piacevole invito a cena, e insieme apprezzammo la qualità e la capacità, in generale dei "cugini" (si offenderanno?) d'oltralpe, e in particolare quelle di quel produttore, nel fare vino. Ci ho messo niente a infilarmi in internet e ad ordinarne una cassa. Io sfrutto molto l' e-commerce, e compro su internet di tutto dal vino al materiale hardware, dal riso ai libri, dai dischi ai pomodori. Il problema è quando arriva il corriere vigliacchi: se trova qualcuno alla prima consegna, e allora dagli a ripianificare l'appuntemento, ma curiosando i rete ho scoperto che qualcuno mi ha, teoricamente, risolto il problema con questo aggeggio qui.
Tornando alla bottiglia ho due buoni motivi per spezzare una lancia a favore. Il primo è che questo è un vino ben fatto con un "naso" ricco e piacevolmente fresco, in bocca è equilibratissimo e con un tannino perfetto, complessivamente armonico e di gran fattura. Il secondo motivo è il prezzo (circa un trenta euri) che in rapporto con la qualità, mette a disagio qualche blasonato principe della patria terra.

Nessun commento: