Aspettando il sole
Chissà se piove ancora?
E' ormai buio e aldilà dei vetri non riesco più ad indovinare la ragnatela leggera della pioggia. Uno scroscio sottile e continuo, che dura, se piovesse ancora, da questa mattina.
Pioverà sicuramente. Anzi forse sarà già neve, una leggerissima nevicata, che questa mattina ha imbiancato il monte dello Strega qui dietro. E che ora magari è scesa fino a qui.
Una pioggia che mentre salivo, assonnato e distratto, cresceva di consistenza, prendeva colore, spiaccicandosi sul vetro dell'auto, il quel magico passaggio dell'acqua in ghiaccio.
Un mondo ovattato di nebbia, come la mia testa dopo il risveglio. Un' aria pesante come la terra bagnata di questo bosco. Ho guidato ascoltando la musica, sembrava che anche i fiocchi di neve la potessero ascoltare. Ho passato quel limite invisibile che ti fa capire di essere sopra ad una montagna. Ora la neve cade leggera, fitta e insistente. Mi volto di lato e immagino che laggiù da qualche parte ci deve essere il mare.
Chissà che cosa racconta il mare quando quassù in montagna cade la neve.
Così son sceso come farebbe la pioggia, infilandosi sotto la terra, dentro questa terra profonda e diventando acqua. Son sceso come farebbe un fiume, infilandomi lungo le valli che percorrono questa terra da ovest ad est. Son sceso verso quel mare nascosto dalle nuvole. Ho seguito quella neve lungo la sua strada, l'ho accompagnata pian, piano fin sulla spiaggia.
Ho aspettato che si tuffasse nel mare: pioggia piovuta che ha attraversato la terra, e che se ne ritorna a casa.
Come noi, che riprendiamo la strada verso le montagne, torneremo a casa, ci siederemo sulle nostre poltroncine a guardare la pioggia cadere
Aspettando il sole
Le uova: Il sole. Gli asparagi: La terra. Gli scampi: Il mare.
Ho affettato un uovo sodo a testa, vi ho adagiato quattro punte di asparagi appena scottate e divise a metà. Ho salato con un fleur de sel de Guerande.
Sopra agli asparagi son finite quattro code di scampo, cotte per la bisque. Il tutto condito con una riduzione di bisque di scampi.
Per la bisque:
Un soffritto fatto a dadolata di sei carote, un porro, una cipolla e un cuore di sedano. Ho fatto andare in olio evo: 3 cucchiai e in una noce di burro di 30 gr.. Rosolate bene le verdure, ho aggiunto la punta di un cucchiaino di concentrato di pomodoro. Ho messo dentro sedici scampi, avendo diviso la testa dalla coda. Rosolato per un paio di minuti e sfumato con mezzo bicchiere di cognac e mezzo bicchiere di vino bianco. Ho lasciato andare per qualche minuto, poi ho recuperato le code e tenute da parte. Ho fatto alzare il bollore, aggiungendo poca acqua bollente se serviva. Ho spento e lasciato raffreddare.Ho recuperato le teste dei gamberi e in un mortaio capiente ho pestato il tutto. Ho allungato con poco brodo di verdure bollente, filtrato e incorporato alla bisque. Ho passato il tutto con un frullatore ad immersione, riportato a bollore e ridotto, salato e pepato. Per poter fare una crema ancora più densa, ho usato qualche cucchiaio di riso stracotto ridotto in crema passandolo con un frullatore ad immersione.
Oggi mentre scendevamo verso il mare, per radio è passato questo pezzo QUI
13 commenti:
Tutto bellissimo...Il tuo blog come direbbero qui e' un "encanto"..Ti seguo da un po' e abbiamo in comune nonne marchigiane che sono "pettirossi da combattimento" come direbbe il poeta..
bellissime immagini, come sempre. e poi il sole è arrivato, con i tuoi piatti succulenti e colorati!
ogni volta che passo da qui mi innamoro della luce delle tue fotografie e dei tuoi piatti!
Max, ma allora non sei solo? Anche tu hai una creatura spendida, sembrerebbe il tuo ritratto!!Se così è, è la foto più bella del post. Tutte le altre sono meravigliose!Buona giornata deny
Mi dimenticavo il piatto che è veramente buono, bello e semplicissimo ma, di grande effetto. Deny
L'umidità residua degli asparagi a contenere l'"aridità" del rosso d'uovo, le code di scampo che danno tono al piatto, la riduzione di bisque a legare il tutto. Una gran bella ricetta. Lo sfondo? Il rumore dell'acqua :)
Bel post davvero.
geniale il riso passato, meglio di qualsiasi altro addensante. e sopra la gambero è perfetto. ricetta gourmet. dovresti pensarci a un ristorante a 4 tavoli. per pochi fortunati. ti farei volentieri da voce narrante.
tu scrivi. io leggo. loro mangiano.
il tempo perfetto di qualsiasi verbo.
@Glu.fri grazie per lo "encanto" ah si nonne della stessa terra ? E si proprio vero quello che diceva il poeta :) e di dove era tua nonna ?
Speriamo che sia arrivato @Marzia
@Alem ogni volta un'innamoramento nuovo :)
Max per Massimo ? @Deny ? Io mi chiamo Marco :) e ci mancherebbe che non sono solo. Quello è struffolo, alias Spaccabal, alias Matti. Grazie Deny
Grazie @Gambetto :)
Me manca qualcosa @Silvia: chi cucina? :))
Bellissimo tutto.
Il clima che c'è qui, il modo in cui usi le parole, la ricetta, la tua capacità di amare le cose, i luoghi e le persone, al di là del tempo e dello spazio.
Ciao
Patrizia
Ho due nonne marchigiane: una sanbenedettese trapiantata a Camerino e una che era di Pergola. Ciao
Grazie @Patrizia commosso :)
Ma dai @Giu.fri Di Pergola ? Vicinissima !!! Magari ci conosciamo :)
ma i due ragazzi che vengon su benissimo! prima che si trovi il posto....il mio mette le posate e gira i dischi
bellissimo piatto...
saluti da un Ticino piovosissimo
Carla
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